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HomeSpettacoli Gli artigiani di San Gregorio Armeno contro Gomorra:”Infanga la città”. Spunta lo striscione

Gli artigiani di San Gregorio
contro Gomorra
"Stanchi, infanga Napoli"

Spunta lo striscione per lo spin-off

Capuano: "Diciamo basta"

di Roberto Abela25 Marzo 2025
25 Marzo 2025
Striscione contro Gomorra

Lo striscione di protesta contro le riprese del prequel di Gomorra esposto dai bottegai del presepe di San Gregorio Armeno a Napoli | Foto Ansa

NAPOLI – “Gomorra infanga Napoli”. Questo il messaggio espresso dallo striscione esposto a San Gregorio Armeno dai maestri del presepe del capoluogo campano, per protestare contro l’immagine della città restituita, secondo loro, dalla serie tv. L’iniziativa – tenutasi nella via del centro storico di Napoli famosa per le sue botteghe artigiane – arriva dopo quella analoga dello scorso 7 marzo organizzata nei Quartieri Spagnoli dall’associazione culturale Neoborbonica.

Entrambe sono avvenute in coincidenza delle riprese del prequel dello sceneggiato, il quale avrebbe generato “sdegno” per l’immagine negativa di Napoli che in esso verrebbe veicolata. Per questo, come scritto in un comunicato rilasciato a Il Mattino, Repubblica Napoli e Corriere del Mezzogiorno, l’associazione “Le Botteghe di San Gregorio Armeno” ha deciso di aggregarsi con convinzione “per contrastare l’immagine distorta e violenta che da troppi anni la serie Gomorra sta imprimendo sulla città. Un’immagine che non ci appartiene, che svilisce il cuore autentico della nostra cultura e che offusca il lavoro quotidiano di chi, da sempre, promuove arte, artigianato, storia e bellezza”.

Letteralmente, lo striscione simbolico appeso proprio all’ingresso di via San Gregorio recita “Gomorra Napolesi in Tv – La Napoli dell’arte non vi sopporta più”. Il presidente dell’associazione, Vincenzo Capuano, ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro: “È arrivato il momento di dire basta a chi continua a raccontare la città solo attraverso la lente della criminalità. Dobbiamo proteggerla, raccontarla per ciò che è davvero, una capitale culturale, che ha dato e continua a dare al mondo artisti, pensatori, artigiani, intellettuali. Napoli è la città dell’accoglienza, della spiritualità, della manualità e dell’ingegno. La nostra identità non può essere sequestrata da logiche commerciali che alimentano stereotipi” – ha concluso Capuano.

Le riprese della nuova serie spin-off di Sky, prodotta da Cattleya e diretta da Marco D’Amore, sono iniziate nelle scorse settimane e si sono concentrate soprattutto nella zona orientale di Napoli, da San Giovanni a Teduccio a Barra, ma anche a Portici. Ispirata al romanzo di Roberto Saviano, racconta la nascita e l’ascesa del boss don Pietro Savastano.

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