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Roma, scioperano i vigili contro il neoeletto capo. Traffico in tilt

di Lorenzo Caroselli03 Ottobre 2013
03 Ottobre 2013

vigile_bigTraffico in tilt questa mattina in tutto il centro storico della Capitale: da via Filiberto a via Santa Croce in Gerusalemme le auto sono rimaste imbottigliate nel traffico. Vero e proprio caos nelle zone di San Giovanni, Merulana, Prati e sulle principali consolari della Tiburtina, della Salaria e della Colombo in direzione centro. Paralisi totale a Porta Maggiore.
Tra le cause dei numerosi rallentamenti, la quasi totale assenza di vigili in strada. Molti di quelli che erano in servizio questa mattina, infatti, hanno partecipato all’assemblea, terminata alle 10 e organizzata dai sindacati nel Comando centrale.
Al centro della riunione e dello stato di agitazione del corpo dei vigili urbani della Capitale, “la nomina del neo comandante del corpo, la mancanza di risorse per gli straordinari e la situazione di generale disorganizzazione della Polizia municipale di Roma”, ha sintetizzato Stefano Lulli dell’Ospol. Tutto questo fa parte dell’assuntopoli di Marino che comprende altri 75 nomi con tanto di stipendi, “messi dentro” dal neoeletto Ignazio, sindaco di Roma. Della vicenda se n’era già occupato il Fatto Quotidiano questa estate. Oggi Repubblica mostra sulle sue pagine gli stipendi d’oro della giunta capitolina. Lo staff della giunta del Comune di Roma costa poco più di 4,5 milioni di euro all’anno. Si tratta degli stipendi dei 75 collaboratori del sindaco Ignazio Marino e dei 12 assessori: incarichi fiduciari a personale esterno che per metà riguardano l’entourage di Marino e del suo vice Luigi Nieri (gabinetto, segreteria e ufficio stampa) e per l’altra quello degli altri componenti della giunta. Ma quel che è più strano è come siano stati assunte 75 persone tra il 5 e il 13 luglio 2013  per mezzo di  delibere della giunta dello stesso Marino.

Mensilità d’oro. Tra le retribuzioni salta agli occhi quella del capo ufficio stampa del sindaco: l’incarico di Marco Girella vale poco più di 170mila euro lordi annui, mentre l’ex addetto stampa di Gianni Alemanno costava circa 8mila euro annui in meno. Non è l’unico tra i 13 componenti dell’ufficio stampa a pesare in modo considerevole sul bilancio capitolino. Benedetta Cappon, per esempio, la figlia dell’ex direttore generale della Rai Claudio, è stata assunta dal Comune di Roma con un contratto a tempo determinato su indicazione  dell’assessore Flavia Barca. Benedetta Cappon è a sua volta sorella dell’ex ministro della coesione territoriale del governo Monti, Fabrizio, che qualcuno immaginava persino come possibile contendente, da sinistra, di Matteo Renzi alla leadership del Pd.

Lorenzo Caroselli

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