ROMA – La Guardia di Finanza sta svolgendo in queste ore una serie di accertamenti – anche in Campidoglio – a seguito di un’indagine della Procura di Roma per corruzione, turbativa d’asta e frode nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale. L’inchiesta riguarderebbe anche fondi per il Giubileo.
Risultano indagati alcuni funzionari del Comune di Roma, un funzionario di Astral (società controllata dalla regione Lazio), cinque pubblici ufficiali e due agenti della Polizia Stradale. Tutti questi avrebbero favorito un imprenditore in cambio di soldi o favori, come l’assunzione di figli o altro.
Si ipotizza, infatti, il reato di corruzione nell’affidamento di appalti per la manutenzione stradale. Il presunto corruttore, che avrebbe offerto tangenti in cambio di utilità, sarebbe Mirko Pellegrini, imprenditore originario di Roma ma residente a Frascati. L’uomo d’affari non avrebbe adempiuto “dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti maliziosi e ingannevoli idonei a fare apparire l’esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, in relazione allo spessore del manto di asfalto e alle quantità del materiale impiegato”. L’imprenditore, da quanto si apprende, avrebbe costituito un’associazione a delinquere – della quale sarebbe “il dominus” – finalizzata a tutta una serie di reati, tra cui frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio. Mirko Pellegrini, al quale sono stati prelevati i telefoni cellulari, avrebbe dato e promesso utilità ai pubblici ufficiali affinché questi compiessero atti contrari ai propri doveri d’ufficio.
A coordinare le indagini, i due procuratori aggiunti Giuseppe Cascini e Paolo Ielo insieme con il pm Lorenzo Del Giudice.