Ventuno feriti. E’ questo il bilancio dell’ultimo incidente avvenuto sull’A14, nel tratto tra Cesena e Forlì in direzione Bologna, tra un bus in gita scolastica con cinquanta persone a bordo e un tir. Sul bus c’erano gli studenti del liceo Galilei di Manfredonia, in provincia di Foggia, che stavano andando all’Expo. I feriti sono ora tutti ricoverati in codice giallo, tranne uno in codice rosso.
E’ così che la gita scolastica, uno dei momenti più belli e più attesi dell’anno, si è trasformata in un dramma. Ma purtroppo la lista delle gite finite male è lunga. Da poco, a marzo, c’era stato un altro incidente che ha visto coinvolti sempre un tir e un bus scolastico, implicando circa cinquanta persone. Lo scontro era avvenuto sull’A4 poco prima della barriera di Milano Est. E lo spavento per i ragazzi di una scuola superiore di Verona in gita a Milano era stato forte.
E come non ricordare uno degli incidenti più gravi, quello di Ventotene, avvenuto nel 2010, dove persero la vita due studentesse romane di 14 anni. Le due ragazze frequentavano una scuola media romana ed erano sull’isola per un campo scuola. Furono travolte da un costone crollato sulla spiaggia di Cala Rossano. Precipita da un balcone, una vicenda di pochi giorni fa, mentre era in gita scolastica un 19enne di Padova che si trovava con la classe in un hotel di Milano in occasione di Expo 2015. Le cause sono ancora da chiarire. Forse qualche bicchiere di troppo e del lassativo nella birra. E sempre nel corso di una gita scolastica, stavolta nella Capitale, era precipitata dal balcone di un albergo sulla Cristoforo Colombo una giovane ragazza greca di 17 anni. Poi operata alla testa per trauma cranico.
Sono solo alcuni dei fine settimana di svago e d’istruzione finiti poi in tragedia. Ma ora di gite scolastiche se ne fanno sempre meno. Verrebbe da dire: per fortuna! Da un paio di anni infatti solo il 46,5% delle classi delle scuole superiori va in gita scolastica. Resta così a casa una classe su due. La colpa è ovviamente della crisi che ha costretto le famiglie a tagliare il tradizionale momento di crescita. Diventato una merce rara. Inoltre secondo un sondaggio di Skuola.net uno studente su cinque ammette di scegliere la destinazione condizionato dagli ultimi fatti, come l’incidente aereo della Germanwings. Così oltre il 31% degli intervistati confessa di avere più paura di volare ora e il 70% opta per una meta considerata poco pericolosa come l’Italia.