Mai come questa volta Giovanni Soldini ha rischiato di non farcela. Certo, per uno che ha ricevuto il premio della legione d’onore dopo aver salvato Isabelle Autissier, rovesciata nel mezzo del Pacifico, rompere un timone contro un corpo alla deriva, per giunta non in competizione ma facendo rotta verso il campo di regata del Rolex Middle Race 2016 (un giro della Sicilia in senso antiorario), deve essere stato poca cosa. Il problema è che il Maserati Multi70, l’imbarcazione di Soldini, non è un classico monoscafo usata per le regate d’altura ma un trimarano che grazie a delle derive mobili, posizionate sotto gli scafi, è in grado di alzarsi dall’acqua e raggiungere tre volte la velocità del vento.
L’impatto è avvenuto a 150 miglia dalle coste maltesi ed è stato tremendo anche se, fortunatamente, non ha recato danni ai marinai e allo scafo. Durante tutta la giornata di ieri si era temuto il peggio, ovvero che il danno non avrebbe permesso di partire alla barca italiana. Stamattina la svolta annunciata dalla pagina ufficiale di Soldini: dopo 24 ore di lavoro l’equipaggio è riuscito a riparare il danno, così da permettere all’imbarcazione di partire domani alla volta della Sicilia.
Questi multiscafi, che siamo ormai abituati ad ammirare in Coppa America, rimangono sicuri nelle acque aperte delle regate d’altura? La questione rimane aperta