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Si era finto clochard per un reportage

Giovane reporter muore inseguendo un sogno
Si era finto clochard per un reportage

di Domenico Cavazzino09 Aprile 2013
09 Aprile 2013

Inseguire il proprio sogno e morire tentando di raggiungerlo. È accaduto in Gran Bretagna al ventiseienne, Lee Haplin. Il suo sogno era diventare un reporter, voleva riuscire a impressionare i dirigenti di una grande emittente britannica, Channel 4, e per riuscirci aveva deciso di realizzare un reportage sulla vita dei senzatetto a Newcastle. Per ottenere maggiori informazioni si era finto un clochard per ‘toccare con mano’ la vita di stenti a cui sono sottoposti. L’idea, non innovativa ma sicuramente efficace, gli si è però ritorta contro lo scorso weekend quando le rigide temperature della notte lo hanno portato verso una tragica fine.
Giallo sull’episodio. A prima vista la causa del decesso è chiaramente un incidente dovuto alla sopraggiunta ipotermia a causa delle basse temperature, ma dopo alcune indagini di prassi gli inquirenti stanno sondando anche altre piste. Un’indagine riguarderebbe il traffico e lo spaccio di stupefacenti. Haplin avrebbe scelto come zona in cui svolgere le sue riprese, un’area dove alcuni spacciatori avevano stabilito la propria base operativa. Durante il suo lavoro, probabilmente, si sarebbe tradito, e, scambiato per un poliziotto sotto copertura, sarebbe stato ucciso. Seguendo questa pista sono state arrestate due persone sospettate dell’omicidio, anche se nei loro confronti, al momento, non è stata formulata nessuna accusa.

Domenico Cavazzino

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