ROMA – L’arte teatrale è il connubio tra divertimento ed educazione. Si celebra mercoledì 27 marzo la Giornata mondiale del teatro, giunta alla sua 62esima edizione e istituita dall’International Theatre Institute e dall’Unesco. La data coincide con la cerimonia di inaugurazione del Teatro delle Nazioni a Parigi del 1962.
L’obiettivo dell’iniziativa è “incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle arti della scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro”, sensibilizzando così l’opinione pubblica. Il teatro “è pace, unisce il particolare all’universale e lo esprime artisticamente”, ha dichiarato il premio Nobel per la Letteratura 2023 Jon Fosse, come si legge sul sito del Ministero della Cultura, ricordando che “la guerra e l’arte sono opposti, proprio come lo sono la guerra e la pace”.
Un comparto, quello teatrale, che continua a chiedere fondi. “Al teatro vanno 91 milioni di euro l’anno di finanziamenti. Al cinema 750, poi 200 all’Opera e poco più di 300 per tutte le altre arti”, ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi durante l’incontro al Ministero della Cultura, il Mic, con i sindacati e gli artisti del teatro. “Cercheremo di capire quale è la quota minima che serve al settore teatro per migliorare la situazione, ma sicuramente aumenteremo la contribuzione cercando risorse fresche. Se non le troveremo rimoduleremo i finanziamenti. Non è una promessa, ma una certezza”, ha concluso. Sullo sfondo la prossima approvazione del Codice dello Spettacolo, il tax credit e l’allargamento della platea per l’Art Bonus.