ROMA – “La mancanza di un sostegno adeguato può rendere i bambini e i ragazzi più vulnerabili”. A dichiararlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Giornata mondiale dell’infanzia. Nell’anniversario dell’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, il capo dello Stato riporta i dati preoccupanti circa l’aumento di episodi di violenza tra i più giovani.
Ad allarmare anche l’ultimo rapporto stilato da Unicef. L’analisi dell’organizzazione stima infatti che nel 2050 quasi la metà dei bambini nel mondo sarà esposta alle conseguenze della crisi climatica e dei conflitti bellici. Partendo da queste minacciose prospettive, Mattarella ha espresso la necessità di proteggere i minori “da guerre, violenza, sfruttamento e ogni forma di abuso. Non è solo un obbligo giuridico, è un dovere morale che chiama tutti a fare della tutela dei giovani una priorità collettiva”.
Sul tema della collettività si è espresso anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ricalcando le parole del Capo dello Stato, La Russa ha sottolineato il ruolo chiave della collettività. “È indispensabile che le istituzioni pubbliche, il mondo delle imprese, il terzo settore, le famiglie e ogni cittadino si impegnino con determinazione per costruire un presente e un futuro in cui i minori possano crescere in maniera sicura, serena e armoniosa”, ha detto.
A parlare oggi anche Papa Francesco. Durante l’udienza odierna a San Pietro, il Pontefice ha annunciato la volontà di canonizzare Carlo Acutis, il giovane morto nel 2006 per una leucemia fulminante e Pierluigi Frassati, entrambi già beatificati dalla Chiesa. “Voglio dire che l’anno prossimo nella Giornata dei bambini e degli adolescenti canonizzerò il beato Carlo Acutis, e nella Giornata dei giovani canonizzerò il beato Piergiorgio Frassati”, ha annunciato il Pontefice in apertura dell’udienza generale di questa mattina.
Sulla notizia della santificazione di Acutis, esulta il vescovo della diocesi di Assisi, in cui il giovane è sepolto. “Questa importante notizia ci consente di avviarci al giorno della canonizzazione del beato Carlo Acutis con tutto l’entusiasmo e la buona preparazione necessaria. La Chiesa e specialmente i giovani sentono Carlo come un raggio di luce”, ha detto il monsignor Domenico Sorrentino.