NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeCronaca Giornalisti uccisi: commozione al Palazzo Civico di Cagliari

Giornalisti uccisi: commozione al Palazzo Civico di Cagliari

di Carlotta Dessì05 Maggio 2014
05 Maggio 2014

giovani-giornalistiSi è svolta a Cagliari, nel Palazzo Civico, la settima giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo. La manifestazione è stata organizzata dai Cronisti sardi, con l’Associazione Stampa e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna.

Dopo i saluti delle autorità, forti gli interventi dei rappresentanti degli enti del giornalismo, tra cui il Presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino: “ Per onorare i morti, dobbiamo rispettare i vivi” riferendosi ai giornalisti minacciati o sottopagati ed i casi di cronisti che, stanchi e depressi, si son tolti la vita. “Propongo all’Ordine una lezione di coraggio per tutti quelli che svolgono questa affascinante professione” gli ha fatto eco il presidente dell’Odg Filippo Peretti.

Presenti, insieme ai vertici nazionali e regionali di ordine e sindacato dei giornalisti, anche molti parenti delle vittime. Tra i presenti Fulvio Alfano, figlio di Beppe, giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia nel 1993, che è riuscito a dire poche parole: “Allora avevo dieci anni”. Poi si è bloccato per l’emozione. Insieme a lui la mamma e vedova di Alfano: “Mio marito –ha detto- non è morto. Qualcuno ha cercato di spiegare la morte in vari modi tirando in ballo donne o debiti, tutto falso.. Gli avevano detto: tu non arrivi al 20 gennaio. E infatti è stato ucciso l’8 dello stesso mese. Un colpo di pistola in bocca, come dire, Alfano stai zitto”.

Poi Elena Fava, figlia di Pippo Fava, ucciso 30 anni fa dalla criminalità organizzata: “Mio padre ha pagato per un vizio terribile: raccontare la verità. Dopo la morte sono iniziati depistaggio e diffamazione. Ma noi abbiamo combattuto, restando a Catania.. La verità è che i giornalisti non devono stare da soli, devono essere sostenuti dal loro giornale e  dai colleghi. La solitudine uccide molto più di un’arma”.

Carlotta Dessì

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig