#GiùLeManiDallInformazione. Con questo hashtag la Federazione Nazionale Stampa Italiana ha organizzato il flashmob che porterà giornalisti, ma anche liberi cittadini che credono ancora nell’importanza dell’informazione, a scendere nelle piazze dei capoluoghi di regione di tutta Italia dalle 12 alle 13 di oggi, martedì 13 novembre. Anche da Bruxelles e Londra arrivano segnali di solidarietà per i colleghi italiani che sono stati attaccati dai due maggiori esponenti del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, anche vicepremier del governo gialloverde, e Alessandro Di Battista all’indomani dell’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi.
Raffaele Lorusso, segretario generale del sindacato dei giornalisti, esprime il suo punto di vista affermando che: «Ritrovarsi in piazza contemporaneamente significa respingere tutti insieme attacchi volgari e inaccettabili contro l’informazione e i giornalisti. Ormai non si tratta più di episodi isolati, ma di azioni mirate a screditare una categoria di professionisti con lo scopo di disorientare l’opinione pubblica.» Accanto alla Fnsi, si schiera anche l’Ordine dei giornalisti.
In difesa della libertà di stampa oltre alle forze politiche di opposizione, si sono espressi il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il presidente della Camera Roberto Fico, oltre all’intervento di Agcom, l’Autorità garante nelle comunicazioni. Tutti hanno ricordato il valore del pluralismo informativo.
Intanto Di Battista, in un post su Facebook, ribadisce che il suo attacco non è verso tutti i giornalisti e sulla libertà di stampa in generale, dall’altra parte, però, continua a pungolare chi non fa bene il proprio dovere: «È partita la difesa corporativista, puerile, patetica, ipocrita e conformista e oltretutto controproducente di una parte del sistema mediatico».