Giorgio Gaber ha ancora in serbo una sorpresa per gli amanti della musica italiana. Il cantautore milanese, scomparso 15 anni fa, “rivive” in un suo inedito, che uscirà venerdì insieme al nuovo album presentato da Ivano Fossati. Si tratta di “Le donne di ora”, un brano che arricchisce la raccolta composta da 14 canzoni del cantautore. Fossati riunisce le migliori opere del Signor G, da “Ciao ti dirò” (1958) fino al teatro canzone, in un prodotto digitale all’avanguardia. La musiche di Gaber sono così restaurate con le nuove tecnologie del suono. Ma ad impreziosire il cofanetto è proprio l’inedito.
“Le donne di ora”, ripescato dalle sessioni di registrazione dell’album “Io non mi sento italiano” (2003), racconta, in una chiava quanto mai attuale, il mondo delle donne. Gaber racconta e percepisce i cambiamenti, le ingiustizie e le lotte dell’universo femminile. «E’ ingiusto e volgare – racconta il cantautore – che le donne siano da troppo tempo oppresse e allontanate dal potere. Ma quando un giorno l’avranno, che cosa faranno Dio solo lo sa… Spesso la vita è un po’ dura, ma in genere loro c’han troppa salute. Io non mi sento di dire che ci faranno sparire, certo che da un po’ di tempo le vedove allegre son sempre di più». Fino al ritornello «Che paura, che paura, specialmente le donne di ora».
«C’era un provino ma Giorgio non era soddisfatto e non aveva terminato la lavorazione. Troppa introduzione, qualche lungaggine, qualche ripetizione. L’ho sistemato e ho risuonato io stesso chitarre e Hammond per dargli un suono ruvido, alla Van Morrison, che credo gli sarebbe piaciuto. Voglio raccontare la sua grandezza», ha spiegato Ivano Fossati.
Poi un commento sul testo «È riuscito a entrare in un tema delicato con leggerezza e ironia. Io non ci sarei riuscito, non solo perché non sono impensierito dalle donne come era lui, ma perché non ho quella capacità di raccontare le mezze tinte».