ROMA – La camera ardente per Gina Lollobrigida, morta ieri a 95 anni, sarà allestita in Campidoglio, nella Sala della protomoteca, domani dalle 10 alle 19 e giovedì dalle 9:30 alle 11:30. I funerali dell’attrice di Subiaco si svolgeranno giovedì alle 12:30 nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, a Roma.
Diva del neorealismo, durante la sua cinquantennale carriera la “bersagliera” ha lavorato con registi come Vittorio De Sica, Mario Monicelli e Alberto Lattuada, affiancando anche attori internazionali come Sean Connery, Humphrey Bogart e Anthony Quinn. Ha collezionato sette David di Donatello, due Nastri d’Argento e i titoli di grand’ufficiale della Repubblica italiana e cavaliere della Legion d’onore francese.
La Lollo è stata una delle attrici italiane più amate in America e in Europa. E la conferma arriva dai tanti articoli pubblicati sui giornali di tutto il mondo. “Gina Lollobrigida, dobbiamo dire altro?” è la dedica del New York Times. La “quintessenza dello spirito italiano” nonché una “sirena”, secondo il Washington Post. Per l’inglese Guardian è definita “la donna più bella del mondo” ma è dalla Russia che arrivano gli apprezzamenti più sinceri: un vero “simbolo del neorealismo rosa”.
Mikhail Trofimenkov sul quotidiano russo Kommersant ha voluto rendere omaggio a “l’ultima rivale di Marilyn Monroe e Sophia Loren”. La diva viene ricordata dal giornalista con una serie di aneddoti entrati nella leggenda. Nell’articolo dal titolo “La birichina cattiva e la regina”, si afferma come l’attrice originaria di Subiaco abbia fatto luce sul disgelo sovietico grazie a pellicole come “Fanfan la Tulipe” (1952) e “Pane amore e fantasia” (1953). Tra gli episodi citati da Kommersant, una fotografia regalata alla diva dall’astronauta Yuri Gagarin con una dedica: “Ho visto molte stelle nel cielo, ma non ho mai visto nessuno come lei”. Citata anche una presunta dichiarazione di Fidel Castro, “non sono sposato perché non ho ancora incontrato una donna come lei”. Una vera e propria “incarnazione dei sogni”.
Nella foto in alto Gina Lollobrigida, foto Ansa