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HomeCronaca Gimbe: +18% di casi e decessi in sette giorni
conforta l’aumento di prime e terze dosi

Gimbe, la pandemia avanza
18% in più di casi e decessi
ma aumentano le terze dosi

Partite oggi le vaccinazioni ai bambini

Costa: "Fascia 0-5 anni entro marzo"

di Valerio Albertini16 Dicembre 2021
16 Dicembre 2021

epa09644865 Medical workers vaccinate a person against Covid-19 at the so-called Vaccine Express in Frankfurt am Main, Germany, 16 December 2021. The Vaccine Express returned to service on December 16 after the campaign was suspended earlier this month due to a lack of vaccine. EPA/CONSTANTIN ZINN

La pandemia da Covid-19 non accenna a rallentare ormai da due mesi e sta progressivamente “portando verso una pericolosa congestione degli ospedali”. È quanto emerge dal monitoraggio della fondazione Gimbe, secondo cui nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre nuovi casi e decessi sono aumentati di circa il 18% rispetto alla precedente. Si registra anche un incremento del 17,9% dei posti letti occupati dai pazienti Covid in area medica e dell’11,2% in terapia intensiva, mentre “si è ridotta la percentuale di pazienti ricoverati in area medica e in intensiva rispetto ai positivi”, grazie all’incremento delle terze dosi di vaccino.

I contagi, inoltre, crescono in tutte le Regioni, ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Provincia Autonoma di Bolzano, mentre in 26 province l’incidenza supera i 250 casi ogni 100mila abitanti. A Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, è stato individuato un cluster composto da 92 persone, di cui 24 positivi, 3 casi sospetti e 65 contatti stretti, correlato a un pellegrinaggio ad Assisi effettuato la scorsa settimana.

L’accelerazione della pandemia in Italia ha spinto il premier Mario Draghi alla decisione di prevedere un tampone per gli arrivi in Italia dai Paesi Ue, includendo anche i vaccinati. La scelta trova l’appoggio sia del ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha ribadito la necessità di tenere un alto livello di sorveglianza, sia del coordinatore del Cts, Franco Locatelli, che ha anche prospettato l’ipotesi concreta di inserire l’obbligo delle mascherine all’aperto durante le feste, se i contagi dovessero aumentare ancora.

Locatelli ha infine sottolineato la necessità di incentivare le terze dosi che, secondo i dati Gimbe, sono state 2,9 milioni tra il 6 e il 12 dicembre, arrivando a oltre 13 milioni di richiami somministrati e registrando un incremento dell’8,8% rispetto alla settimana precedente. Crescono del 5,8% anche le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino (l’88,37% della popolazione sopra i 12 anni) a cui, a partire da oggi e iniziando dai fragili, si aggiungono anche i bambini tra 5 e 11 anni, una categoria che il consulente della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, ha definito come la “più colpita dal Covid” nella Regione.

Molto presto, infine, dovrebbe essere il turno anche della fascia da 0 a 5 anni, come anticipato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, secondo cui questo potrebbe avvenire già entro fine marzo.

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