“Il piano predisposto per l’anno scolastico 2022-23 appare inadeguato non tanto per le misure previste, quanto per le raccomandazioni spesso generiche e, soprattutto, per le eccessive responsabilità scaricate sulle scuole, prive delle necessarie risorse e competenze sanitarie”. È quanto ha riferito il presidente della fondazione Gimbe Nino Cartabellotta in un’analisi sul piano di riapertura delle scuole legato alla circolazione del Covid-19.
L’analisi è stata condotta integrando le evidenze scientifiche disponibili con i risultati della survey eseguita da Gimbe con l’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (ANP). Inoltre, sono state prese in considerazione anche le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, il vademecum inviato dal Ministero dell’Istruzione alle scuole e il DPCM 26 luglio 2022 recante le linee guida su aerazione e qualità dell’aria.
In dubbio i criteri di sospensione della frequenza scolastica: la sintomatologia, indicata nel documento dell’ISS, oltre a non essere specifica di infezione da SARS-CoV-2, presenta grandi margini di soggettività. Un altro aspetto analizzato sono gli interventi ambientali: i riflettori rimangono inspiegabilmente puntati sulla sanificazione ordinaria e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati, nonostante le evidenze scientifiche dimostrino che meno dell’1% dei contagi è dovuto al contatto con superfici infette. Infine poche le vaccinazioni nei bambini tra i 5 e gli 11 anni.