Continua la protesta dei gilet gialli che auspicano alla “révolution” francese. La manifestazione iniziata con l’intento di opporsi all’aumento dei prezzi del carburante è divenuta una violenta protesta contro il governo francese. L’attuale bilancio, pubblicato dalla prefettura di Parigi, è di 133 feriti e di 378 persone fermate. Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, al ritorno dal G20 di Buenos Aires, ha dichiarato che nessuna ”azione violenta resterà impunita” e tutti i responsabili delle devastazioni avranno una condanna in tribunale. Macron intende, inoltre, valutare “Sull’eventuale necessità di adattare il dispositivo di ordine pubblico nei prossimi giorni”.
Mentre negli ultimi giorni Marine Le Pen e Jean-Luc Melenchon chiedevano di sciogliere le camere e indire nuove elezioni, oggi la portavoce moderata dei gilet gialli, Jacline Mouraud è chiamata a negoziare con il primo ministro, Edouard Philippe. “È chiaro che questa gente non vuole alcuna soluzione al conflitto, vogliono solo fare casino”, così Jacline Mouraud ha rivelato ai media francesi, dopo aver ricevuto numerose minacce di morte per l’apertura al dialogo con il governo. Secondo le sue parole, i manifestanti sono “sono una specie di ragazzini anarchici, manipolati”.
Tuttavia, secondo un sondaggio per la radio francese RTl e per la Tv M6, Harris Interactiv, il 72% dei francesi sostengono ancora i jilets jaunes. Il 90% afferma che il governo non si è mostrato all’altezza, però, otto intervistati su 10 disapprovano il ricorso alla violenza.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Danilo Toninelli, che ha affermato: “È una preoccupazione che dovrà risolvere Macron, in Italia vedo una condizione sociale molto più tranquilla, noi dialoghiamo costantemente con tutte le associazioni degli autotrasportatori”.