Sarà un’area verde di 5.200 metri quadrati a coprire il tanto contestato parcheggio interrato di Via Giulia, storica strada della Capitale che si estende per oltre un chilometro tra i rioni Regola e Ponte.
Il progetto è stato avviato giovedì scorso in un incontro tra Soprintendenza, giunta municipale e studi architettonici. Il piano prevede la realizzazione di un giardino «barocco» sul modello di quello di palazzo Farnese, in cui saranno compresi un anfiteatro per spettacoli ed attività didattiche e un’area dedicata alla ginnastica per adulti e bambini. «Vi saranno esposti probabilmente anche alcuni reperti archeologici che sono stati rimossi da quest’area e che, su indicazione della Soprintendenza, dovranno essere ricollocati – ha spiegato l’assessore municipale ai lavori pubblici Tatiana Campioni – Faremo tutto il possibile per inaugurare questo giardino durante l’anno giubilare».
Il nuovo giardino vorrebbe spegnere le polemiche dei cittadini e dei comitati che da anni si oppongono alla costruzione in Via Giulia di un parcheggio interrato da 360 posti auto, previsto dal Piano Urbano Parcheggi (Pup) del Comune di Roma per arginare il fenomeno della sosta selvaggia. Una parte dell’ultimo piano del parcheggio, così come prevista dal progetto, non sarebbe affatto interrata, ma supererebbe di cinque metri il livello stradale. Del resto, tra modifiche e ritardi (come quello dovuto al ritrovamento dei resti delle Scuderie di Augusto) il cantiere è fermo da anni, deturpando il fascino di una delle più belle e antiche strade di Roma. «Abbiamo concordato con i progettisti di dare visibilità alla vicenda archeologica di questo pezzo di città – ha spiegato il Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma Francesco Prosperetti – In questo modo si inserisce un’area verde offrendo una soluzione positiva ad una vicenda che si è trascinata troppo a lungo. In conclusione via Giulia riguadagna un’immagine unitaria, con un nuovo giardino pubblico che farà da pendant a quello di Palazzo Farnese».
Alessandra Aurilia