Un incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin, è “ancora in esame”. Lo ha affermato il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, a Pechino per la missione del tycoon, sottolineando che le due parti non hanno mai definito di tenere un faccia a faccia formale durante il summit dell’Apec (Cooperazione economica Asia-Pacifico) in Vietnam. Secondo Tillerson sarà necessario verificare la “sufficiente sostanza” di cui parlare.
Una dichiarazione che mette a rischio la realizzazione del meeting, dopo che l’assistente presidenziale russo, Yury Ushakov, aveva dato l’ufficialità dell’incontro. “Ora, in questo momento, si sta concordando il momento (nella giornata), ma sarà il 10″, aveva comunicato alla stampa Ushakov, citato dall’agenzia Interfax.
Intanto, la Cina ha ribadito la volontà di lavorare “alla denuclearizzazione” della penisola coreana. Le sanzioni Onu e il dialogo, come affermato dal presidente cinese Xi Jinping nelle dichiarazioni rilasciate insieme al presidente degli Usa Donald Trump, “sono le chiavi per risolvere” il problema del nucleare dei missili balistici di Pyongyang. E gli accordi tra Cina e Usa per 250 miliardi di dollari sono stati firmati: “La collaborazione è l’unica via possibile” ha ricordato il numero uno cinese a Donald Trump, che ha sottolineato come correggere le relazioni commerciali sia un passo prioritario nei rapporti tra Usa e Cina in quanto “ingiuste e sbilanciate su un solo lato”.
Inoltre sulla crisi nordcoreana Trump ha lanciato l’ennesimo appello alla Russia ”per aiutare a controllare la situazione, che può essere potenzialmente molto tragica. Tutti i Paesi si devono unire per impedire che la Corea del Nord minacci il mondo con le sue armi nucleari”.