False informazioni sul proprio compenso e sui bilanci aziendali. Sono questi i motivi che hanno portato questa mattina all’arresto del presidente della Nissan-Renault-Mitsubishi Motor, Carlos Ghosn. Dal gruppo fanno sapere che nel corso del prossimo consiglio di amministrazione verrà proposto il suo licenziamento.
Ghosn, 64 anni, aveva contributo al fondamentale acquisto di Mitsubishi ed aveva portato la società a guadagnarsi la prima posizione fra i costruttori mondiali per numero di vetture e veicoli commerciali venduti nel 2017.
Secondo indiscrezioni, il presidente avrebbe dichiarato per molti anni un reddito inferiore all’importo effettivamente percepito. Sarebbero state inoltre scoperte molte altre pratiche scorrette, come l’uso di proprietà aziendali per scopi personali.
I mercati hanno subito reagito alla notizia dell’arresto, con il titolo Renault che alla Borsa di Parigi perde oltre il 4%. Aveva chiuso invece con un lieve ribasso dello 0,45% la Nissan Tokyo prima dell’arresto. Ora però si attende una reazione anche dalle borse asiatiche.