La Germania è ancora un bersaglio dei terroristi islamici. È la notizia che emerge da un rapporto del governo federale tedesco e dell’Anticrimine riportato oggi dalla Bild. Secondo il documento gli “attentatori islamici” avrebbero intenzione di colpire la Germania con nuovi attacchi chimici: armi diverse da quelle finora utilizzate, ma molto più letali. La Bka, polizia federale tedesca, avrebbe scoperto una nuova cellula in grado di utilizzare grosse quantità di sostanze chimiche. Veleni per l’uomo, che potrebbero, “come possibile opzione”, inquinare l’acqua potabile nelle case delle famiglie e i generi alimentari. Ma sono inclusi anche “possibili attacchi a impianti industriali e a trasporti dell’industria chimica.”
Questa volta a far tremare la Germania non sarebbe un lupo solitario, ma “un gruppo terroristico determinato e in possesso di competenze tecniche”. Così viene definita dalla polizia la cellula islamica, che “potrebbe essere in grado di utilizzare ai suoi scopi, nell’ambito di un attentato, il potenziale di materiale chimico pericoloso presente in Germania”. Tuttavia nel rapporto è escluso la produzione propria e l’uso di sostanze per attacchi chimici di vasta dimensione.
Gli investigatori mettono in guardia il popolo tedesco. Nel rapporto sono infatti descritti i rischi a cui è esposta la popolazione nel caso di un attacco chimico e le operazioni di sicurezza messe in campo da ospedali e soccorritori. Dopo gli attentati a Berlino del dicembre scorso il tema della sicurezza rimane in primo piano. Il ministro degli interni Thomas de Maziére ha già proposto a inizio anno una riforma radicale della sicurezza. Un piano che centralizzerebbe le attività di sicurezza, conferendo più poteri alle agenzie federali e meno a quelle regionali dei Lander.