“Abbiamo davanti quindici mesi che possono rivelarsi decisivi se si colgono alcune opportunità. Oppure possono confermare la situazione difficile”. Lo ha dipinto così il futuro dell’Europa il premier Paolo Gentiloni. Tanti i temi affrontati questa mattina alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo.
I Migranti. Sul tema Gentiloni ha parlato di “un orgoglio che ci consente di essere molto esigenti verso altri paesi dell’Ue”. La gestione dei flussi migratori è al centro dell’interesse europeo. L’Italia è “orgogliosa di poter dare il buon esempio e mostrare i risultati di quello che abbiamo portato avanti. È stato il paese più impegnato nel salvataggio delle vite umane in mare: come ha detto Junker, l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa”.
Brexit. Un’altra priorità è la “tutela degli interessi di centinaia di migliaia di italiani che vivono nel Regno Unito. Non è possibile che i nostri cittadini debbano avere un danno dalla Brexit”, ha aggiunto il premier. Senza questo presupposto sarebbe “difficile avere un atteggiamento costruttivo” nella discussione sull’uscita della Gran Bretagna dall’Europa.
Le reazioni. “Lei è un maestro dell’eclisse, un professionista del dileguamento”, lo accusa in aula Alessandro Di Battista del M5s: “È come Belfagor, il fantasma di Palazzo Chigi”. Sul punto dura la reazione dei deputati del Pd.
Antonio Palmieri di Forza Italia porge gli auguri al premier per il ruolo che ricoprirà il paese nel prossimo consiglio europeo, ma critica l’ennesimo “discorso fotocopia” di Gentiloni. Offre invece una sponda il coordinatore di AP Maurizio Lupi: “L’impostazione di Gentiloni è quella giusta: concretezza. Vogliamo più Europa ed integrazione per rispondere meglio al compito che la politica e gli Stati hanno: servire e mettere al centro i cittadini e le loro esigenze”.
Secondo Gentiloni ci sono importanti passi da compiere in Europa, soprattutto su crescita e lavoro. “Si tratta di un capitolo fondamentale in cui il Paese deve presentarsi unito e forte” al Congresso del 19 e 20 ottobre. “Un maggiore impegno europeo deve diventare un impegno anche per l’Europa. Il confronto tra posizioni diverse resta aperto”, ha precisato il premier.