Il premier Paolo Gentiloni vola oggi per la prima volta in Germania ad incontrare la cancelliera Angela Merkel, dopo le tensioni degli ultimi giorni sula caso Fca-Wolksvagen. Il tema della crescita sarà al centro dell’agenda.
Dieselgate Con le elezioni per la cancelleria tedesca alla porte, nel settembre 2017, le tensioni della Germania aumentano in Europa. Fra i primi compiti del premier italiano c’è quello di stemperare i toni della polemica su Fca, ma ribadendo la posizione italiana. L’ultima replica è stata la risposta decisa dell’Italia per bocca dei ministri dello sviluppo economico Carlo Calenda e dei trasporti Graziano Delrio. Berlino aveva chiesto nei giorni scorsi all’Ue che Fiat Chrysler riceva un pari trattamento rispetto a Volkswagen. La casa automobilistica tedesca è infatti sotto procedura d’infrazione per lo scandalo emissioni.
Banche Costanti anche le pressioni tedesche sulla politica economica europea, in particolare sulle misure di stimolo all’economia adottate dall’Unione europea. Altro tema cardine dell’incontro Merkel-Gentiloni è la reazione dura al piano di salvataggio di Monte dei Paschi di Siena. Nonostante il benestare da Bruxelles, il presidente della Bundesbank Jens Weidmann aveva infatti parlato di «rischio di forti turbolenze economiche» innescate dall’uso di fondi pubblici. Sulla stessa linea il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
Conti Pubblici A dividere Gentiloni e Merkel è la linea del rigore tedesca. Ieri l’Italia ha ricevuto la lettera con cui la Commissione europea chiede di correggere i conti pubblici e ridurre il debito. Si parla di una manovra dello 0,2%, ovvero 3,4 miliardi di euro. Il ministero del tesoro punta invece ad una manovra correttiva dimezzata, appellandosi al rispetto delle norme su migranti e lavoro. Ieri era arriva la staffilata contro i tedeschi da parte del sottosegretario Enrico Morando: «Se la Germania la rispettasse (la regola sul surplus commerciale e i pagamenti ndr) ci sarebbe più spazio per la crescita di altri Paesi» ha detto dalle colonne del Corriere della Sera.
Doveva essere un incontro di routine per suggellare il patto per l’innovazione industriale sancito a Maranello l’estate scorsa fra l’ex premier Matteo Renzi e Merkel. Gentiloni si trova ora a dover rompere il ghiaccio con Berlino.