“Voglio essere molto chiaro. Non sarò il rappresentante di un singolo governo nella Commissione europea ma il commissario agli Affari economici e avrò a che fare con le 27 bozze di leggi di stabilità”. È iniziata alle 9 di oggi l’audizione al Parlamento Ue del commissario designato Paolo Gentiloni, interrogato a Bruxelles dagli eurodeputati. “Darò esattamente la stessa attenzione, attitudine al dialogo e serietà verso le regole che darò a tutti gli altri 27”, spiega. Tra i temi affrontati, il debito di paesi come, appunto, l’Italia e il rallentamento dell’economia.
“Nell’applicare le nostre regole, mi concentrerò sulla riduzione del debito pubblico come qualcuno a cui sta profondamente a cuore l’impatto potenzialmente destabilizzante del debito alto quando l’economia va male”, ha aggiunto Gentiloni, precisando che si occuperà anche “di un uso adeguato dello spazio di bilancio per far fronte al rischio di rallentamento delle nostre economie”.
Sulla revisione del Patto di stabilità e crescita, Gentiloni ha detto che “non è perfetto, userò l’opportunità che ci dà la revisione del six e two pack per riflettere sul futuro, basandomi sull’evidenza del passato e prendendo in considerazione il contributo del Fiscal Board”. Quest’ultimo ha aperto a una revisione delle norme per renderle più efficaci.
Gentiloni ha parlato anche delle regole Ue e degli investimenti dei Paesi, citando l’Italia: “Il Patto già prevede la possibilità di incentivare gli investimenti pubblici, e non dobbiamo ignorare che molto spesso la difficoltà nel promuovere investimenti non è legata al funzionamento delle regole Ue, ci sono difficoltà non solo in Italia ma anche in altri Paesi a promuoverli e a dargli ritmo anche quando ci sono risorse e non ci sono vincoli Ue”.