“In qualità di garante del MoVimento 5 Stelle, al fine di tutelarne l’immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l’utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis”. Con queste parole, apparse stamani sul proprio blog, Beppe Grillo ha comunicato la propria decisione, definita “irrevocabile”, circa la candidatura a sindaco di Genova nelle file del M5S di Marika Cassimatis.
Cassimatis era uscita vincitrice dalla votazione online, alle quale avevano partecipato 700 iscritti, scegliendola con 362 voti, contro i 338 dello sfidante Luca Pirondini. Una decisione quella di Grillo che sconfessa quindi la base e che è destinata a suscitare polemiche. L’ex comico, nel comunicato apparso sul blog, ha chiesto fiducia ai suoi sostenitori: «Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me». Il garante ha motivato la sua scelta scrivendo: «Molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del MoVimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017. In particolare hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti».
Notizia questa che segue le dimissioni del Presidente dell’VIII municipio di Roma Paolo Pace, che lascia quindi l’amministrazione della Garbatella. Secondo quanto riportato dal Messaggero Pace ha dichiarato: «Era impossibile continuare in queste condizioni, con una maggioranza che si comportava costantemente da opposizione, controllando e criticando ogni atto della giunta prima ancora che venisse prodotto, effettuando veri e propri blitz negli uffici amministrativi e producendo così una indebita e inaccettabile ingerenza che ha provocato le reazioni dei dipendenti, che ringrazio per l’impegno profuso in questi mesi, e dei sindacati».