ROMA – Sottoscrivere un accordo per dare vita ad un colosso del risparmio con masse gestite per 1,9 miliardi e ricavi per 4,1 miliardi. Questo l’obiettivo della joint venture tra Generali e Natixis (gruppo Bpce) che potrebbe segnare una svolta importante nell’ambito del risparmio gestito. Un’alleanza egualitaria con un accordo valido per i prossimi quindici anni.
“La creazione di questa joint venture con Bpce rappresenterebbe un’opportunità per dare vita all’asset manager leader in Europa e tra i primi dieci a livello globale” afferma il Ceo di Generali Philippe Donnet. Generali e Natixis si impegneranno per la creazione di sinergie operative che permetteranno l’ottimizzazione dei costi e il miglioramento dell’efficienza complessiva.
Generali è pronta a mettere sul piatto 15 miliardi di euro di capitale di avviamento e di accelerazione. Questo per migliorare la capacità di sviluppare nuove strategie di investimento e contribuire all’ulteriore espansione delle competenze e dell’offerta di prodotti. La joint venture avrà sede in Europa e si concentrerà sull’innovazione nei servizi finanziari.
La governance di questa nuova realtà prevede una struttura equilibrata con il gruppo francese, in particolare con il Ceo di Bpce, Nicolas Namias, nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione. Donnet ricoprirà il ruolo invece di Vicepresidente. Woody Bradford, attuale Ceo di Gih, diventerà Ceo della società nascente con Philippe Setbon, oggi Ceo di Natixis, che agirà da Vice. A riferirlo, una nota congiunta diffusa nella mattinata di oggi da Generali e Bpce.
Il closing sarà soggetto alle consueta approvazioni amministrative ed è previsto entro l’inizio del 2026. Il leader di Generali ha speso parole rassicuranti sull’eventuale perdità di sovranità finanziaria: “Il risparmio degli italiani è e resterà nelle compagnie assicurative italiane. I nostri clienti continueranno a possedere gli asset e a decidere gli investimenti”.