Nell’autunno del 2011 diversi funzionari dell’Ue avrebbero avvicinato il ministro delle finanze americano Timothy Geithner, proponendo un piano per far cadere Berlusconi e il suo governo. Rivelazioni, quelle di Geither, che concordano con quelle scritte nel libro di Alan Friedman “Ammazziamo il Gattopardo” che tanto hanno fatto discutere già nei mesi scorsi, e apparse nell’autobiografia “Stress Test”.
Le parole dell’ex ministro americano arrivano in una fase estremamente delicata della politica italiana, con le elezioni europee in programma il prossimo 25 di maggio. E toccano anche i vertici di Bruxelles, che replica: “Erano gli americani a volere l’Italia sotto tutela”, mentre nessun commento è trapelato dal Quirinale. La storia è stata poi liquidata dal ministro degli Esteri Federica Mogherini.: “Abbiamo voltato pagina, non è utile tornare su questi eventi”.
Silenzio assoluto dalla Casa Bianca. Il segretario di Stato John Kerry, interpellato nella conferenza stampa di ieri a Washington D.C. dai giornalisti italiani, ha replicato seccamente: “Io non so niente, dovete chiedere a qualcun altro”.
Il presidente della Commissione Barroso ha invece preso posizione, sostenendo che l’Ue avrebbe difeso l’Italia. Ai tempi del G20 del 2011 il nostro Paese si sarebbe trovato in una situazione estremamente complicata, tale da far pensare a molti di metterla sotto la supervisione del Fmi, “mente noi siamo stati quasi i soli a dire che questo non doveva accadere”.
Nel frattempo, Forza Italia richiede ufficialmente una commissione d’inchiesta parlamentare sui fatti del 2011. Il capogruppo parlamentare Renato Brunetta punzecchia il governo: “Renzi venga a riferire in Parlamento. Ho scritto anche una lettera ufficiale al presidente Giorgio Napolitano”. Berlusconi, infatti, in questi anni aveva sempre chiamato in causa il capo dello Stato accusandolo di complicità nell’operazione che condusse alle sue dimissioni.
L’ex Cavaliere ha commentato senza meraviglia la questione: “Non sono per nulla sorpreso, ma questa è la mia rivincita, la conferma che nel 2011 c’è stato un colpo di Stato. Tra l’altro alcuni giornali non parlano nemmeno della questione, e il silenzio di Napolitano e Renzi in merito la rende ancora più grave, visto che, di fatto, è stato un attacco riuscito alla nostra sovranità nazionale”.
Stelio Fergola