Gaza ieri ha risposto con violenza all’annuncio del premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha spiegato di voler annettere a Israele la Valle del Giordano e il nord del mar Morto.
Dalla Striscia sono partiti due razzi diretti verso il sud del paese: uno dei due è caduto nelle vicinanze del luogo in cui Netanyahu teneva il comizio: il premier è stato prontamente portato in un rifugio. La risposta israeliana non si è fatta attendere: un portavoce delle forze di Tel Aviv ha fatto sapere che sono stati “colpiti in un raid 15 obiettivi di Hamas”, fra cui un “tunnel offensivo”.
La decisione del leader del partito Likud arriva a pochi giorni dal voto parlamentare, previsto il 17 settembre, e assume i toni di una promessa elettorale. La proposta provocatoria, che ha agitato la regione, potrebbe trovare l’appoggio del fedelissimo alleato americano, il presidente Donald Trump.
La Turchia e la Giordania hanno definito i messaggi del premier “illegali ed aggressivi” avvertendo che una simile mossa “spingerebbe l’intera regione verso la violenza”