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Gas, raggiunto 90% di scorte
Italia autonoma per inverno
Rigassificatore in estate

Cingolani: "Avanti a riempire stoccaggi"

Indipendenza da Russia entro 2024/25

di Niccolò Pescali28 Settembre 2022
28 Settembre 2022

Italian Ecological Transition Minister, Roberto Cingolani, during a press conference at the end of the Council of Ministers at Chigi Palace in Rome, Italy, 04 August 2022. ANSA/ANGELO CARCONI

“L’Italia raggiunge oggi l’obiettivo del 90% degli stoccaggi di gas, in anticipo rispetto alla scadenza di fine autunno”. Ad annunciarlo in una nota è il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Un traguardo reso possibile dall’intenso lavoro portato avanti dal governo in questi mesi, grazie anche a Snam e al supporto di Gse e Arera”. In questo modo è stato raggiunto il livello necessario per poter passare l’inverno in autonomia, ovvero senza la necessità di ulteriori grandi quantitativi di gas naturale l’Italia potrà superare la stagione più cruciale dal punto di vista energetico.

Non è però finita qui. Cingolani annuncia di voler proseguire su questa strada per dare ulteriormente agio sul fronte degli stoccaggi, aumentando le forniture al 92-93% dei depositi, “così da garantire maggior flessibilità in caso di picchi sui consumi invernali”. Nonostante ciò, avvisano dal Mite, se ci saranno molti giorni freddi e il consumo aumenterà, a fine febbraio o inizio marzo potremmo essere costretti a razionare il gas.

In ogni caso non sarà a rischio la produzione economica italiana e nel complesso si potrà con più calma ragionare a soluzioni alternative per affrontare la prossima stagione, in una sempre crescente autonomia dal gas russo. Questo inverno non potremo ancora contare sul nuovo rigassificatore di Piombino per l’aumento della produzione nazionale, la scadenza per il via libera alla struttura è il 30 ottobre e la sua messa in funzione dovrebbe essere nei primi mesi della prossima estate. In generale, l’indipendenza dal gas russo è prevista per tra il 2024 e 2025.

Fino a prima dello scoppio della guerra in Ucraina un quarto della domanda di gas naturale italiano veniva coperta dalla Russia, che adesso ha ridotto a un terzo la fornitura. Durante la stagione fredda il consumo quintuplica rispetto all’estate, arrivando a 400 milioni di metri cubi al giorno. Di questi, normalmente, metà viene da gasdotti e rigassificatori, l’altra metà proviene dalle scorte. Dalla rete, però, questo inverno si potrà ottenere meno gas e di conseguenza verranno erose maggiormente le risorse provenienti dagli stoccaggi.

 

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