Sembrano essere senza fine le piogge che in questi giorni stanno colpendo la parte nord della Puglia. La Protezione civile della Regione, che continua a lavorare senza sosta sulle coste del Gargano colpite dall’alluvione, fa sapere che il numero delle vittime è salito a due, che la situazione rimane critica e “tutte le forze regionali stanno operando e collaborando per mettere in sicurezza il territorio e aiutare la popolazione”. Fra i comuni maggiormente colpiti da bombe d’acqua, raffiche di vento e imponenti mareggiate che hanno inghiottito pezzi interi del litorale locale ci sono Peschici (inondato di fango e parzialmente isolato) e Rodi Garganico. Dopo i nubifragi degli scorsi 2 e 3 settembre, la Regione Puglia ha ufficialmente dichiarato lo stato di calamità naturale e il presidente Nichi Vendola ha fatto presente al Governo la difficile situazione in cui la regione si trova. In particolare i comuni quali Vieste, Peschici e Rodi Garganico, sul cui territorio erano sorti negli ultimi anni decine di camping e villaggi turistici non a norma con la conformazione idrogeologica del territorio, hanno risentito parecchio della situazione: oltre al fango per le strade infatti, sono stati i civili ad aver subito i danni più ingenti.
In queste ore è in corso un’evacuazione delle zone dove si sono registrate maggiori criticità, campeggi e case di campagna isolate. Dalle prime ore del giorno cinque squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia sono all’opera con idrovore tra Peschici e Rodi Garganico. Anche le zone interne della regione, lontano dalla costa, non sono state risparmiate dalle piogge torrenziali. San Giovanni Rotondo, Carpino, Cagnano Varano, Vico del Gargano e soprattutto San Marco in Lamis vivono ore critiche.
Proprio il sindaco di quest’ultima, dopo il nubifragio della scorsa settimana e i gravi problemi idrogeologici conseguenti, aveva emesso un’ordinanza di sgombero molto allargata che riguardava 5-6mila persone ma soltanto 200 avevano lasciato le loro case. Nella tarda serata di ieri è stata ritrovata le seconda delle due vittime dell’alluvione, il 70enne Vincenzo Blenx disperso da sabato nei dintorni di Ialillo, a Peschici (Foggia). Il ritrovamento del corpo della prima, il 24enne agricoltore Antonio Facenna, risale invece allo scorso sabato nella zona di Carpino (Foggia).
Continuano intanto le operazioni di ripristino della percorribilità delle strade, alle quali partecipa l’Esercito e la conta dei danni, ingentissimi nei settori turismo, agricoltura e zootecnia. L’assessore alla Protezione civile della Regione Puglia Guglielmo Minervini però, pone l’accento su una questione importante come l’abuso edilizio nelle zone colpite:«Dobbiamo difendere la vita delle persone. L’allegra incoscienza di chi chiude un occhio è diventata qui come altrove ordinaria. E si costruisce ovunque. Ma ora basta, dobbiamo verificare come si sanano tutte queste ferite e dobbiamo mettere in campo una politica rigorosa per un solo fine: il rispetto del territorio».