NEW DELHI – L’India può aprire la strada per la pace in Ucraina. È quanto emerge dall’incontro avvenuto nella mattina di giovedì 2 marzo a Nuova Delhi tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro indiano Narendra Modi, che si è detto “felice di poter accogliere la prima donna Presidente del Consiglio in Italia”. Il bilaterale segna l’inizio di un “partenariato strategico” che vedrà Italia e India cooperare nei settori della difesa e dell’energia. Ad accompagnare Giorgia Meloni il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in questo momento sta partecipando al vertice dei ministri degli Esteri del G20.
Scontro sul grano tra Lavrov e Blinken
Il vertice internazionale è stato subito teatro di un botta e risposta tra il segretario di Stato statunitense Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Al centro dello scontro diplomatico l’esportazione del grano russo. Lavrov ha accusato l’Occidente di aver “seppellito spudoratamente l’accordo sul grano”, avendo posto evidenti ostacoli all’esportazione di prodotti agricoli russi in tutto il mondo. Sul tavolo delle trattative anche il piano di pace presentato dalla Cina, che in dodici punti prospetta una soluzione politica per il conflitto. La replica di Blinken non si è fatta attendere. Il titolare degli Esteri americano ha chiesto a Mosca di rinnovare l’accordo negoziato dalle Nazioni Unite per consentire le esportazioni di grano ucraino, in scadenza il prossimo 18 marzo. Secondo Blinken, inoltre, “è imperativo che il G20 si schieri a favore di questa iniziativa per rafforzare la sicurezza alimentare dei paesi più vulnerabili”. A margine dei colloqui del G20, Lavrov e Blinken hanno anche avuto la possibilità di incontrarsi per la prima volta dall’inizio della guerra. Blinken ha ribadito l’impegno degli Usa a sostegno dell’Ucraina e ha chiesto a Lavrov che la Russia revochi la sospensione del trattato nucleare New Start.
La Russia chiude alla pace
Da Lavrov arriva inoltre la secca smentita sulla possibilità di una dichiarazione comune al G20. “L’Occidente – dice – ha sacrificato tutte le questioni che dovrebbero essere al centro del G20 per le sue ambizioni in Ucraina”. A margine della riunione del G20, Lavrov ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang per ribadire che “Russia e Cina rifiutano il tentativo di interferire negli affari interni di altri paesi e di imporre approcci unilaterali attraverso ricatti e minacce”.
La conferenza sul disarmo di Ginevra
Nel corso della Conferenza sul disarmo a Ginevra, il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha accusato gli Stati Uniti e la Nato di fomentare ulteriormente il conflitto ucraino. Il “crescente coinvolgimento dell’Occidente” – ha detto – “può determinare lo scontro militare tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche”.