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Furto nel Quadrilatero della moda milanese, ritrovati i capi Hermès rubati. Arrestati due dei colpevoli

di Alessandra D'Acunto23 Ottobre 2013
23 Ottobre 2013

Per l’appena inaugurata boutique di Hermès nel Quadrilatero della moda milanese, avrebbe dovuto essere un giorno importante, quello di ieri: il debutto della nuova collezione della maison francese in Italia. Peccato che quegli abiti per la prossima primavera-estate siano finiti al centro dell’attenzione  per altri motivi: qualcuno, che forse sapeva del loro arrivo direttamente da Parigi, ha pensato di rubarli quando ancora dovevano essere scaricati in negozio.E dopo lo sconcerto di un giorno intero, per un furto che secondo le prime stime superava i 400 mila euro di valore tra vestiti e accessori, il colpo di scena è arrivato in serata, quando la merce trafugata è stata ritrovata, grazie a un Gps nascosto negli scatoloni,  nella casa del pregiudicato 47enne Gilberto Lanza che nel suo appartamento custodiva anche undici borse firmate Stella Mac Cartney e materiale di precisione per stimare diamanti e pietre preziose. E’ stato arrestato per furto e denunciato per ricettazione.  Lanza ha raccontato di aver commesso il furto con due complici sudamericani, di cui ha detto di non conoscere l’identità. Fermato anche un 21enne incensurato, denunciato per favoreggiamento, che si stava allontanando dall’appartamento del bottino con 22.600 euro, cifra che poi si è scoperta essere il ricavato della prima vendita di parte della refurtiva, fortunatamente quasi del tutto recuperata.
Ma la polizia dovrà sentire anche i due autisti francesi che hanno lasciato il furgone con i capi Hermès incustodito per  tre quarti d’ora, dalle 8 e un quarto fino alle 9, ingannando il tempo, prima della consegna, al bar, a fare colazione. Quando gli autisti sono tornati alla macchina hanno trovato il portellone posteriore forzato: all’appello mancavano nove casse. Immediata è stata la telefonata dei due ad una responsabile del negozio di via Pisoni, che a sua volta ha contattato il 113 per segnalare l’ingente furto. Oltre al Gps, hanno aiutato a ricostruire la dinamica del furto le tante telecamere della zona. Una sorveglianza necessaria in un crocevia che raccoglie tanta ricchezza e dove già qualche mese fa era avvenuto un altro colpo ai danni della gioielleria Franck Muller.
Pare che dalla Francia siano rimasti colpiti dalla tempestività con cui è stato risolto il caso.

Alessandra D’Acunto

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