Il fuorigioco semiautomatico è pronto a sbarcare in Serie A. Grazie alla Limb-tracking technology, episodi come il gol del giocatore della Juventus Arkadiusz Milik, segnato alla Salernitana nei minuti di recupero, annullato dall’arbitro anche se regolare e costato alla squadra bianconera due punti in classifica, potrebbero diventare solo lontani, amari, ricordi.
Dopo il debutto continentale, avvenuto in occasione del match di Supercoppa europea tra Real Madrid e Eintracht Francoforte, disputato all’Olimpico di Helsinki, il SAOT troverà applicazione anche nella kermesse iridata in programma tra due mesi in Qatar. Anche la Lega Calcio ha deciso di investire su questa tecnologia per diventare la prima al mondo a utilizzare questa novità tecnologica in un torneo nazionale. Si tratta di un elemento di miglioramento rispetto all’attuale tecnologia del Var caratterizzato dall’installazione di 10-12 telecamere sotto il tetto di ogni stadio, impegnate nel seguire la palla e anche tutti i calciatori e nel rilevare su di loro 29 punti del corpo 50 volte al secondo. Questo sistema permetterà di ricostruire in computer grafica, quasi in tempo reale, la partita stessa.
“Combinando i dati di tracciamento degli arti e del pallone, e applicando l’intelligenza artificiale – spiegava mesi fa Johannes Holzmuller, direttore dello sviluppo tecnologico della Federazione nel calcio – la nuova tecnologia offre un segnale di fuorigioco automatico agli ufficiali video. Prima di informare l’arbitro sul campo, gli ufficiali video validano la decisione proposta attraverso un controllo manuale sulla posizione calcolata degli arti del giocatore. Questo processo – aggiungeva – avviene in pochi secondi”. Gli spettatori potranno vedere anche le animazioni 3D ricostruite. In questo modo si arriverebbe a un accorciamento dei tempi decisionali sempre più progressivo. Al momento, infatti, le operazioni di verifica in sala Var possono rendere necessari, in alcuni casi, consultazioni anche di diversi minuti.
Prevista per questa settimana la discussione sul tema tra Lega e presidente dell’Aia, Associazione italiana arbitri, Alfredo Trentalange.