Fuocoammare di Gianfranco Rosi è stato escluso dalla categoria dei film stranieri in concorso agli Oscar. La pellicola, che descrive la scorrere della vita a Lampedusa sullo sfondo di una costante emergenza umanitaria, ha già vinto l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino, oltre che un European Film Awards per la categoria documentari.
Ma la speranza di vincere la prestigiosa statuetta non è ancora del tutto svanita. Fuocoammare resta infatti nella pre-lista, composta da 15 titoli, di documentari che saranno in corsa nella relativa categoria. La lista definitiva, di sole 5 opere, sarà resa nota un mese prima della cerimonia di Los Angeles.
I 9 film stranieri che l’Academy ha preferito sono: “Tanna” (Australia); “It’s Only the End of the World” (Canada); “Land of Mine” (Danimarca); “Toni Erdmann” (Germania); “The Salesman” (Iran); “The King’s Choice” (Norvegia); “Paradise” (Russia); “A Man Called Ove” (Svezia); “My Life as a Zucchini” (Svizzera).
Quando il 26 settembre Fuocoammare era stato designato come rappresentante l’Italia agli Oscar, non erano mancate le polemiche. La pellicola vinse la selezione con un risicato 5 a 4. Tra i votanti c’era anche Paolo Sorrentino, regista premio oscar con La Grande Bellezza, che ebbe modo di esprimersi così: «Fuocoammare è un bellissimo film, ma andava candidato all’Oscar nella categoria dei documentari. Questa scelta è un inutile masochistico depotenziamento del cinema italiano che quest’anno poteva portare agli Oscar due film: un film di finzione che secondo me avrebbe avuto molte chance è Indivisibili di Edoardo De Angelis, mentre Fuocoammare può concorrere e vincere nella categoria dei documentari».