HomeCronaca Funerali di Stato a Roma per La Rosa, il capitano dei bersaglieri ucciso sabato in Afghanistan

Funerali di Stato a Roma per La Rosa, il capitano dei bersaglieri ucciso sabato in Afghanistan

di Giulia Di Stefano11 Giugno 2013
11 Giugno 2013

Il C-130 dell’Aeronautica militare è atterrato a Roma-Ciampino ieri mattina, a bordo un feretro avvolto nel tricolore. E’ la salma di GiuseppeLa Rosa, il capitano bersagliere ucciso da una granata sabato scorso a Farah, in Afghanistan. Ad attenderlo  i familiari, il presidente del Consiglio Gianni Letta e il ministro della Difesa Mario Mauro. Nel pomeriggio, dopo l’esame autoptico all’ospedale del Celio, i funerali solenni nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, alla presenza di tutte le maggiori cariche dello Stato.
Dall’aeroporto alla Basilica, onori e dolore per la morte del giovane. A Ciampino c’erano tutti i membri della famigliaLa Rosa ad attendere Giuseppe, assistiti da psicologi dell’esercito: mamma Concetta e papà Biagio, la sorella del bersagliere, Anna, con i fratelli Antonio, tenente dell’Aeronauta Militare, Claudio e due zii. Oltre al premier Letta ed il ministro Mauro, presenti anche il capo della polizia Alessandro Pansa, fresco di nomina, e i vertici militari, con il capo di stato maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e dell’esercito generale, Claudio Graziano. Prima di aprire la camera ardente, la salma è stata trasportata all’Istituto di medicina legale per prelevare alcuni frammenti dell’ordigno che ha ucciso il trentunenne siciliano.La Procura di Roma ha infatti aperto un fascicolo per attentato con finalità terroristiche e le indagini sono ora affidate al sostituto procuratore Francesco Scavo. Alle 18 è stata la volta della cerimonia solenne a Santa Maria degli Angeli: in prima fila il presidente della Repubblica Napolitano, i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, e, tra i molti parlamentari giunti a rendere l’estremo saluto al militare, anche una delegazione del Movimento 5 Stelle, da sempre contrario alla presenza in Afghanistan del nostro esercito. Oggi invece si terranno i funerali privati nel paese di origine di Giuseppe, a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.
E si riapre il dibattito sui nostri militari all’estero. Mentre ieri tutto il Paese si stringeva attorno al dolore della famiglia La Rosa, ancora brutte notizie dall’Afghanistan: la mattina un comando talebano ha dato l’assalto all’aeroporto di Kabul, sette i morti. A Kandahar, due minorenni sono stati decapitati, probabilmente dai talebani, che però non hanno rivendicato gli omicidi, semplicemente perché accettavano cibo dai poliziotti afghani. La situazione è tutt’altro che stabile e questo ennesimo lutto di un giovane del nostro esercito ha riacceso i dibattiti politici sull’opportunità della permanenza nelle missioni di pace. Per il premier Enrico Letta, che ha dovuto ribattere alle dichiarazioni di dissenso levatesi per lo più dalla sinistra vendoliana e dai 5 Stelle, “non si pone il problema dell’uscita dall’Afghanistan, che è stata già fissata nel2014”.
In realtà, se l’anno prossimo scadrà l’attuale missione Nato/Isaf, la presenza militare italiana dovrebbe però essere mantenuta almeno fino al 2017, stando agli accordi già stipulati tra Roma e l’Alleanza Atlantica. Nei giorni scorsi, infatti, la Natoha ufficializzato il via libera alla missione addestrativa “Resolute report” nella quale l’Italia ela Germania hanno accettato di mantenere il comando dei centri di coordinamento regionali nel Nord e nell’Ovest dell’Afghanistan.
Giulia Di Stefano

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