Il comune di Roma pagherà le spese di rimpatrio della salma di Corazon Abordo, la 44enne filippina uccisa dai pirati della strada rom nella fuga avvenuta oltre dieci giorni fa a via Battistini, nella capitale. Il sindaco Ignazio Marino si è presentato ieri alla cerimonia funebre svolta alla chiesa di Santa Maria della Presentazione ed è stato duramente contestato dai presenti. Finite le esequie si è sollevato un coro di insulti diretto al primo cittadino, ma anche intimazioni ben più dure come, “vattene, non ti vogliamo”.
Il dolore dei familiari si è espresso nei modi tradizionali. Dopo l’arrivo del feretro (applaudito da tutti i presenti), le due figlie e il marito si sono seduti in prima fila. Poi un rappresentante della comunità filippina, durante la cerimonia, ha espresso il dolore di tutti: “Noi filippini, romani, autorità civili come il sindaco di Roma e l’ambasciatore delle Filippine siamo riuniti in solidarietà e preghiera per la nostra sorella Corazon e per far sentire vicinanza a famiglia, ai suoi figli che hanno perso la mamma, alla sorella che ha perso una sorella, a noi che abbiamo perso una sorella, per far loro sentire che non sono soli, che non saranno soli”.
Ricordi lusinghieri per la donna scomparsa partono dalla famiglia : “Mamma era una donna fortissima, cercava sempre di aiutare il prossimo – dice la primogenita, che aggiunge – mi ha insegnato a lottare per le cose giuste”.
Altre manifestazioni di cordoglio si sono svolte al di fuori della chiesa: palloncini bianchi e i cartelli “Ciao Cory” e “Ciao mamma”. “Sono simboli per salutare la sua purezza” spiegano le altre mamme presenti, che aggiungono anche di “essere rimaste sconvolte quando abbiamo appreso la notizia. Perdere una mamma così è inaccettabile, e la cosa peggiore è che poteva capitare a chiunque”.
Stelio Fergola