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Tutto il percorso artistico di Frida Kahlo, lunghe file alle Scuderie del Quirinale

di Flavia Testorio22 Marzo 2014
22 Marzo 2014

Frida-Kahlo“Dame ilusión, esperanza, ganas de vivir y no me olvides” (entusiasmami, dammi speranza, voglia di vivere e non ti scordare di me). Scriveva così Frida Kahlo in una lettera al marito Diego Rivera e il mondo dell’arte l’ha presa in parola. Le Scuderie del Quirinale ospitano Frida (con un sorprendente successo di pubblico) per una straordinaria mostra interamente dedicata alla pittrice messicana, simbolo indiscusso dell’avanguardia novecentesca. In oltre 160 opere – e forse non bastano – l’esposizione racconta tutto il percorso artistico e personale della pittrice, due aspetti che inevitabilmente si intrecciano e prendono vita nei suoi quadri, per raccontare quello che era il mondo dentro e fuori Frida.

L’accurata scelta operata da Helga Prignitz-Pida, la curatrice della mostra, ha raccolto nelle sale espositive molti dei più grandi capolavori dell’artista che, a 60 anni dalla sua morte, continua a far emozionare il pubblico con la sua arte e la sua drammatica storia. Affetta da spina bifida e rimasta coinvolta in un terribile incidente all’età di 17 anni, cominciò a dipingere se stessa, facendo dell’autoritratto lo specchio attraverso cui leggere due storie diverse: la propria, segnata dalla sofferenza e dalla forza d’animo di una donna libertina e sui generis, e quella di un Messico dallo spirito ribelle e in piena rivoluzione (1910 – 1917).

Il percorso-mostra, organizzato per aree tematiche, evidenzia ogni aspetto della vita di Frida: dal primo autoritratto fino all’ultimo, dalle emozioni delle pagine del diario personale al memento mori scritto tra i vivaci colori delle nature morte, dalla relazione tormentata con Diego Rivera al grande amore per l’ideologia comunista e per il suo Paese. La maniera cruda ed autentica con cui riesce a tratteggiare chiaramente un profilo personale e delle tendenze culturali del ‘900, hanno reso Frida Kahlo un mito da fotografare. Ed è su quest’idea che prosegue l’esposizione. Dopo aver messo in scena se stessa, Frida, ha lasciato che fossero gli altri a farlo per lei attraverso la cinepresa o la macchia fotografica. I piccoli spezzoni di fotogrammi, le colorate foto di Nickolas Muray rendono una donna, con i baffi e le sopracciglia folte, un’icona lontana anni luce dalle bellezze vuote di oggi eppure così immortale.

L’esposizione resterà aperta presso le Scuderie del Quirinale fino al 31 agosto e proseguirà, idealmente, con la mostra “Frida Kahlo e Diego Rivera” che avrà luogo a settembre presso il palazzo Ducale di Genova in cui si metterà in evidenzia un’altra grande fonte di ispirazione per l’artista: il rapporto con il marito.

Flavia Testorio

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