Michael Harpon, l’impiegato della questura di Parigi che ieri ha accoltellato e ucciso 4 poliziotti, aveva “avuto delle visioni e udito delle voci” la notte precedente. Secondo quanto riferito da radio France Info, lo avrebbe dichiarato la moglie, interrogata dagli inquirenti e tuttora in stato di fermo. La donna ha poi aggiunto che il marito aveva pronunciato frasi “confuse”, mentre varie testimonianze di colleghi parlano di una persona che spesso “non veniva presa sul serio” sul posto di lavoro.
“Non è perché sei musulmano che sei terrorista. Convertirsi all’Islam non è un segno automatico di radicalizzazione”. La portavoce del governo francese, Sibeth Ndiaye, mette in guardia dalle speculazioni che in queste ore impazzano sui social sulla religione dell’assalitore. Al momento infatti l’attacco non è stato identificato dagli inquirenti come “terroristico” e non ci sono indicazioni su un’eventuale radicalizzazione di Harpon.