«Nessuno può impedirmi di candidarmi». E’ il grido di battaglia che risuonava ieri sotto la pioggia in piazza Trocadero a Parigi. Così il candidato dei Républicains François Fillon sfidava le divisioni della destra francese e gli avversari interni al suo partito. Intanto questa mattina Alain Juppé si è ritirato dalla corsa, mentre Nicolas Sarkozy è intervenuto per ricucire.
Fillon ieri ha messo tutti in guardia in attesa di domani, il giorno fatidico della riunione straordinaria dei vertici dei Republicains. Nel suo discorso in piazza ha chiesto scusa agli elettori per le polemiche scoppiate nei giorni scorsi in relazione agli oltre 500mila euro percepiti in otto anni dalla moglie Penelope in qualità di sua assistente. La gente applaude e lui promette di andare in fondo. A chiederglielo è stata la moglie, ieri al suo fianco con la bandierina in mano. Il comizio di piazza Trocadero coincide con l’ultimo strappo verso il partito. Li promette che la sua candidatura andrà avanti nonostante il partito, gli ex candidati delle primarie, o i presidenti di regione. Fra i militanti c’erano anche “Manif pour tous”, le associazioni che si opponevano alla legge sulle nozze gay.
«Per me è troppo tardi: la mia candidatura non incarnerebbe il bisogno di rinnovamento auspicato dai francesi». Così l’esponente dei Repubblicani Alain Juppé si è tirato definitivamente fuori dalla difficile situazione del centrodestra francese. «Mai un’elezione presidenziale è stata così confusa» ha dichiarato questa mattina ai giornalisti francesi. E’ stato un discorso fermo e deciso in cui il principale imputato era proprio quel Francois Fillon che a novembre 2016 lo aveva battuto alle primarie del partito. La sua insistenza a restare candidato, ha detto Juppé, non è che un «piano di difesa, fondato su un presunto complotto, che ha portato la destra in un’impasse».
Nel tentativo di fare il punto all’interno della destra francese, questa mattina è intervenuto anche l’ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy. L’appello rivolto ai due leader Francois Fillon e Alain Juppé è a «trovare una via d’uscita» alla situazione della candidatura alle presidenziali.