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Francia: Benoît Hamon
candidato socialista
alla corsa per l'Eliseo

Battuto al ballottaggio Valls

Decisivo il voto degli under 30

di Lorenzo Capezzuoli Ranchi30 Gennaio 2017
30 Gennaio 2017

French socialist party general secretary Jean-Christophe Cambadelis (C) holds the hand of the winner of the right-wing primaries ahead of France's 2017 presidential elections Benoit Hamon (R) and defeated candidate Manuel Valls (L) after the announcement of the results of the second round of Left-wing party primaries ahead of the 2017 presidential election in Paris, France, 29 January 2017. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

Benoît Hamon sarà il candidato della sinistra socialista francese alle elezioni presidenziali che si terranno ad aprile: l’esito delle primarie del Parti Socialiste, cui hanno partecipato oltre 2 milioni di francesi, ha premiato il 49enne Hamon quale candidato all’Eliseo per le prossime elezioni. Delusione per Manuel Valls, ex primo ministro, che ha raccolto al ballottaggio il 41,29 % delle preferenze.

Il prossimo 29 aprile quindi Benoît Hamon si troverà nella lista degli 11 che potranno succedere all’attuale Presidente della “République”, François Hollande, che ha deciso di non concorrere per il quinquennio 2017-2022. Nella corsa all’Eliseo, troviamo fra gli altri: Jean-Luc Mélenchon per il PG – Parti de gauche (sinistra), Marine Le Pen per il Front National (destra nazionalista) e François Fillon per Les Républicains (centro-destra).

Quella del PS può essere vista come una svolta ancora più a sinistra per il socialismo francese: se infatti l’uscente Hollande fa parte dello stesso Partito Socialista, Hamon si presenta come rappresentante soprattutto della componente socialista più orientata alla sinistra “pura”, più critica e meno governativa, che vuole creare una frattura con la difficoltosa presidenza di Hollande e dello stesso Manuel Valls nelle vesti di premier.

Per alcuni invece, questa svolta a sinistra rappresenta l’unico modo in cui il Partito Socialista sarebbe potuto sopravvivere. E conquistare l’elettorato più giovane, cui si è rivolto Benoît Hamon, dagli slogan (“Faire battre le coeur de la France”) alle proposte di governo: ecologia, reddito di base universale ed il senso di speranza che ha contraddistinto la campagna di Hamon hanno dato nuova fiducia ad una generazione che, negli ultimi 5 anni, è stata testimone dello scetticismo e del timore, tanto dello straniero quanto della politica.

E poco importa se la presidenza di Hamon, stando ai sondaggi, non riuscirà a concretizzarsi nelle prossime elezioni, il PS ha vinto qualcosa di molto più grande ed importante: una schiera di giovani elettori che hanno ritrovato la fiducia in una istituzione, in un sogno. Nella stessa politica.

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