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Forze armate, arriva il “gender advisor”, il consigliere per le pari opportunità

di Maria Lucia Panucci10 Giugno 2014
10 Giugno 2014

forzeAl via al Centro alti studi della Difesa di Roma il primo corso italiano per “gender advisor”, un consigliere militare per le pari opportunità. Si tratta di una figura professionale delle forze armate imposta da una direttiva della Nato. “Il gender advisor” aiuterà i comandanti a rendere le forze armate sempre più aderenti ai principi delle pari opportunità e dell’uguaglianza di genere. “Dovrà operare sul campo per fare in modo che in tutte le fasi di una missione sia coinvolta il più possibile anche la componente femminile della popolazione locale – ha spiegato a “il Giornale” il colonnello Luigi Viel, direttore del corso – questo perché è un elemento chiave per la stabilizzazione e la ricostruzione”.
Il corso è iniziato ieri, lunedì 10 giugno, e durerà fino al prossimo 20 giugno. Nella prima parte, più teorica, saranno affrontati temi come gli stereotipi, i pregiudizi e le deviazioni comportamentali tipo stalking o molestie. Nella parte più pratica verranno invece forniti gli strumenti concreti per aiutare le unità in missione. “Nelle zone di guerra lo stupro è usato come arma di guerra – ha spiegato a “il Giornale” il capitano Rosa Vinciguerra – il corso preparerà ad affrontare queste situazioni, una minaccia che le nostre truppe devono saper intercettare e fermare”.
Le direttive Nato puntano ad aumentare il numero dei comandanti donne nelle missioni di pace che nel 2011 erano solo 6 su 33 ma non è detto che il consigliere di genere sarà necessariamente del gentil sesso anche perché dei 55 partecipanti al corso ben 44 sono uomini. E c’è già chi storce il naso. Gianandrea Gaiani, direttore della rivista online “Analisi difesa” è critico: “Sarebbe meglio se la Nato si occupasse di più di vincere le guerre piuttosto che del politicamente corretto – ha lamentato – è vero che le donne soldato sono utili per i rapporti con la popolazione femminile del luogo ma la propaganda telebana deride le nostre truppe accusando gli occidentali di farsi difendere dal gentil sesso”.

Maria Lucia Panucci

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