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la disoccupazione giovanile
in calo la ricerca di lavoro

Istat: diminuisce
la disoccupazione giovanile
in calo la ricerca di lavoro

di Nancy Calarco01 Dicembre 2016
01 Dicembre 2016

Un ragazzo davanti a una agenzia interinale, in una foto del 31 maggio 2010 a Pisa.Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre è salito al 29,3%, dal 28,0% di agosto. Si tratta del dato più alto dal gennaio 2004, ovvero dall'inizio delle serie storiche. Lo rileva l'Istat in base a stime provvisorie. ANSA/ FRANCO SILVI

La disoccupazione giovanile scende ai minimi dal 2012. Il tasso di disoccupazione ad ottobre scende all’11,6% con un lieve calo di 0,1 punti su base mensile. Secondo i dati dell’Istat pubblicati oggi, gli under 25 senza impiego infatti scendono al 36,4% ed è il dato più basso degli ultimi quattro anni, una diminuzione frutto soprattutto della crescita degli inattivi, ossia coloro che non lavorano e non cercano un’occupazione.

“Si è avuto un allontanamento dal mondo del lavoro. La riduzione dei disoccupati -spiega l’Istat- è attribuibile alle donne mentre si registra un lieve crescita tra gli uomini ad eccezione degli ultracinquantenni”.
La nota positiva è la disoccupazione giovanile che raggiunge il livello più basso da quattro anni ormai, ma la sua discesa è determinata soprattutto dall’aumento degli inattivi.

Dati molto importanti perché si tratta del primo mese dell’ultimo trimestre dell’anno che deciderà in particolare sei l’Italia raggiungerà gli obiettivi prefissati per un 2016 in crescita e ripresa.

Le previsioni dell’Istituto di statistica parlano di un mercato del lavoro debole, non capace abbastanza di tornare alle condizioni in cui era nel mese di settembre. Il numero di italiani al lavoro continua a essere positivo, 174 mila in più rispetto a un anno fa.

Da luglio però l’economia italiana non è più riuscita a creare nuovo impiego, con il tasso di occupazione che torna al 57,2%, lo stesso livello di aprile. La conferma che con la fine degli incentivi sulle nuove assunzioni le aziende hanno smesso di allargare gli organici.

La diminuzione degli occupati stimata dall’Istat riguarda infatti i dipendenti a tempo indeterminato, mentre crescono quelli a termine e restano stabili gli indipendenti.
Se cala la disoccupazione a ottobre cala però anche il tasso di occupazione: la stima degli occupati, spiega l’Istat, scende dello 0,1% 30mila unità in meno rispetto a settembre.

I dati dell’Istat sono particolarmente importanti perchè si riferiscono al mese di Ottobre e determineranno in tendenza se l’Italia riuscirà a centrare i suoi obiettivi di crescita per il 2016.

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