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Ai tifosi non piace la Formula Uno senza rombo: “Così non c’è spettacolo”

di Roberto Maria Rotunno20 Marzo 2014
20 Marzo 2014

Il circuito di Melbourne

E’ una delle prime cose che restano impresse a chi va per la prima volta a seguire un Gran Premio di Formula Uno. Il rumore assordante delle monoposto che sfrecciano sotto le tribune. Ma domenica scorsa, sul circuito australiano di Melbourne, qualcosa è cambiata. Sono entrate in vigore le nuove regole del gioco e tra queste è prevista proprio la quasi totale assenza del rombo delle vetture. Che adesso somigliano, secondo quelle che sono le testimonianze dei tifosi presenti alla gara, piuttosto dei motorini o delle automobili elettriche. Si tratta del passaggio dal vecchio motore a otto cilindri a quello attuale V6. Una scelta utile alla sperimentazione che verrà successivamente applicata al mercato automobilistico.

Ecclestone: “Sono inorridito”. I nuovi motori rispondono soprattutto ad una esigenza di rendere più ecologica la produzione di veicoli. Ma ha provocato grandi malumori tra i cultori dello spettacolo. A partire dai tanti tifosi che hanno commentato un video apparso su YouTube subito dopo il Gran Premio di Melbourne. E le polemiche sono state sollevate anche ai piani alti. Tra le altre, spicca quella di Bernie Ecclestone, patron della Formula 1, che ha utilizzato toni molto aspri. “Sono rimasto inorridito dalla mancanza di rumore”, ha affermato l’imprenditore britannico alla stampa e ha anche rivelato un particolare: “Montezemolo mi ha detto di aver ricevuto tantissime email di protesta da parte di tifosi che sostengono che questa non è Formula 1”.

Il proprietario della pista: “Chiederò i soldi indietro”. A scatenare altre polemiche ci pensa poi Ron Walker. Il presidente della Australian Grand Prix Corporation e responsabile del circuito di Melbourne, ha minacciato di chiedere la restituzione dell’investimento fatto per ospitare il gran premio, di non rinnovare l’accordo in scadenza nel 2015 e di invitare i gestori di molte altre piste a fare lo stesso. Dall’Italia è intervenuto Flavio Briatore, ex team manager di Benetton e Renault. L’imprenditore – tra l’altro radiato dalla Fia per delle irregolarità avvenute durante un Gran Premio del 2008 – ha detto alla Gazzetta dello sport di ritenere “folli” le norme che secondo lui i costruttori avrebbero interamente “delegato agli ingegneri”. La Formula Uno 2014 non piace quindi a nessuno e le nuove regole dovranno per forza di cose essere messe in discussione. Da un lato, c’è la necessità di rendere moderne ed ecologiche le vetture. Dall’altro la sete di spettacolo dei tifosi. Chi vincerà la sfida?

Roberto Rotunno

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