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Formula 1: A Melbourne domina Rosberg, fuori Hamilton-Vettel, Alonso 4°

di Domenico Cappelleri17 Marzo 2014
17 Marzo 2014

Rosberg vince jpg

Secondo i pronostici doveva essere un dominio Mercedes, lo è stato solo in parte. Nico Rosberg ha tagliato per primo il traguardo dell’Albert Park staccando la Redbull di Ricciardo di 25 secondi (poi squalificata per consumo eccessivo di carburante). L’altra Mercedes di Hamilton, partita in pole position, si è fermata per un guasto dopo tre giri. Stessa sorte per il campione del mondo Vettel, che dopo una qualifica da dimenticare, ha spento il motore Renault della propria Redbull alla fine del quarto giro.

Partenza. Il gran premio è iniziato con le due Marussia che sono rimaste ferme sulla griglia, il direttore di gara Charlie Whiting è stato costretto a ripetere la procedura di partenza neutralizzando il primo giro. Allo start, avvio lento di Alonso che ha perso una posizione nei confronti di Hulkenberg. Hamilton con problemi alla power unit, si è fatto sorpassare da Rosberg, Ricciardo e Magnussen. Nelle retrovie Kobayashi ha frenato troppo tardi e ha tamponato l’incolpevole Massa, ritiro per entrambi.

Safety Car. Dopo il ritiro di Hamilton e Vettel, Bottas ha sorpassato Raikkonen ed è andato a caccia di Alonso. Nella foga ha toccato il muro con la posteriore destra, la gomma della Williams si è staccata ed è rimasta in pista. E’ entrata la Safety Car e i piloti hanno fatto tutti la prima sosta montando gomme morbide. Ne è rimasto danneggiato Kimi Raikkonen, che ai box si è dovuto accodare per attendere la sosta del compagno di squadra e ha perso così due posizioni, a vantaggio di Button e Vergne.

Errore Ferrari. Davanti Rosberg, Ricciardo e Magnussen hanno fatto il vuoto, Alonso in questa fase è rimasto dietro Hulkenberg senza mai riuscire ad impensierirlo seriamente. Si è creato un trenino e ne ha approfittato Button per avvicinarsi. In occasione della seconda sosta il pilota inglese ha anticipato tutti e ha costruito il vantaggio che gli ha consentito di conquistare il terzo posto. Errore di strategia da parte del muretto Ferrari che ha posticipato troppo il pit stop di Alonso, il pilota spagnolo è riescito comunque a superare Hulkenberg e ad arrivare ai piedi del podio. Davanti Magnussen si è avvicinato a Ricciardo, ma le posizioni sono  rimaste invariate fino al traguardo.

Rosberg sulle orme del padre. Rosberg ha vinto il Gran Premio d’Australia con il 6 sul musetto, stesso numero che portò il padre Keke a vincere il mondiale del 1982, buon auspicio per il pilota tedesco. La Mercedes non è mai stata impensierita dalle rivali e nelle fasi finali di gara ha gestito il proprio vantaggio senza forzare troppo. Beffa Redbull che dopo aver ottenuto il secondo gradino del podio con Ricciardo, è stata squalificata per consumo eccessivo di carburante. Buona prestazione delle Mclaren che hanno chiuso al secondo e terzo posto con Magnussen e Button.

Ferrari e Lotus. La seconda e la quarta scuderia dello scorso mondiale sono sembrate essere per ora i team più in difficoltà rispetto alle aspettative. La Ferrari (Alonso 4°- Raikkonen 7°) non è mai stata competitiva per le posizioni di testa. A Maranello dovranno lavorare duramente se vogliono recuperare il gap nei confronti degli avversari.
Ancora più in difficoltà la Lotus, che non è sembrata avere una vettura in grado di completare un gran premio. La monoposto, complice la complessità della power unit Renaut, è nata male e i tecnici ancora non sono riusciti a venire a capo del problema.

Sepang. Prossimo appuntamento del mondiale tra quindici giorni in Malesia dove l’affidabilità delle monoposto verrà messa a dura prova dal caldo di Kuala Lumpur. Se la Mercedes individuerà il problema che ha portato al ritiro Hamilton, sarà difficile per tutti gli altri tenere il passo delle Frecce d’Argento. Dopo la prima gara, il mondiale sembra già indirizzato.

Ordine d’arrivo del Gran Premio d’Australia:

1    Nico Rosberg/                  Mercedes                                   1:32:58.710
2    Kevin Magnussen           McLaren-Mercedes                  +26.7 secs
3    Jenson Button                 McLaren-Mercedes                  +30.0 secs
4    Fernando Alonso            Ferrari                                         +35.2 secs
5    Valtteri Bottas                 Williams-Mercedes                   +47.6 secs
6    Nico Hulkenberg            Force India-Mercedes               +50.7 secs
7    Kimi Räikkönen              Ferrari                                          +57.6 secs
8    Jean-Eric Vergne            STR-Renault                               +60.4 secs
9    Daniil Kvyat                     STR-Renault                               +63.5 secs
10    Sergio Perez                   Force India-Mercedes               +85.9 secs
11    Adrian Sutil                     Sauber-Ferrari                           +1 Giro
12    Esteban Gutierrez          Sauber-Ferrari                           +1 Giro
13    Max Chilton                    Marussia-Ferrari                        +2 Giri
Rit    Jules Bianchi                 Marussia-Ferrari                        +8 Giri
Rit    Romain Grosjean          Lotus-Renault                            +14 Giri
Rit    Pastor Maldonado        Lotus-Renault                             +28 Giri
Rit    Marcus Ericsson           Caterham-Renault                     +30 Giri
Rit    Sebastian Vettel            Red Bull Racing-Renault          +54 Giri
Rit    Lewis Hamilton            Mercedes                                       Motore
Rit    Felipe Massa                 Williams-Mercedes                     Incidente
Rit    Kamui Kobayashi         Caterham-Renault                      Incidente

Sql    Daniel Ricciardo          Red Bull Racing-Renault           +24.5 secs

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