BRUXELLES – Stop momentaneo del Consiglio Ue all’accordo sull’estensione delle sanzioni agli asset della Banca Centrale russa congelati in Europa. La proposta prevede di allungare la durata delle sanzioni dagli attuali sei mesi a 36, ma l’Ungheria si è opposta a questa modifica congelando di fatto la decisone. Questo stallo rischia di complicare i piani per il prestito internazionale all’Ucraina, concordato dal G7, che prevede una quota di 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti.
La partecipazione americana è infatti vincolata a una revisione delle sanzioni, come richiesto da Washington, che intende stabilire un quadro sanzionatorio più stabile. Tuttavia, fonti europee affermano che la decisione complessiva sul prestito, stimato a 35 miliardi di euro, non è in pericolo e dovrebbe essere finalizzata entro la fine del mese.