La ventitreenne pattinatrice Arianna Fontana continua a stupire sul ghiaccio di Sochi.
Ecco che ieri, dopo essersi già aggiudicata l’argento dei 500 e il bronzo dei 1500, insieme a Lucia Peretti, Martina Valcepina ed Elena Viviani vince il bronzo allo short track, dando all’Italia la sesta medaglia ai giochi olimpici invernali.
Arianna trascina le compagne nella ricerca dell’impossibile.Contro Corea Cina e Canada, sui tremila metri della pista dell’Iceberg Palace, per le azzurre sembra tutto perduto quando in un attimo succede di tutto: la coreana allarga le gambe, Arianna inciampa nel pattino della rivale e rotola sul ghiaccio, mentre Lucia (toccata regolarmente) schizza via dietro le rivali, ormai lontanissime e imprendibili.
Il podio sembra ormai questo:Corea Cina e Canada.L’Italia ultima.Ma mentra già le altre festeggiano con bandiere e giri di pista i giudici si riuniscono per vedere l’azione incriminata.La giuria notando un’irregolarità nel cambio cinese mette sul terzo gradino del podio le italiane.Le quattro ragazze tutte valtellinesi, amiche e compagne, si abbracciano increduli e felici.
Grazie alle medaglie portate a casa Arianna Fontana incasserà un cospicuo gruzzoletto dal Coni: «Adesso non ci penso, poi a casa si vedrà. Comunque poiché a maggio mi sposo penso che i soldi vinti se ne andranno tutti per il matrimonio»
Da queste vittorie si può dedurre una cosa:lo sport è un passo avanti al mondo civile.Si parla tanto di quote rosa(termine piuttosto antipatico ma molto incisivo) ma purtroppo, se andiamo a vedere nella politica ,nel lavoro o nella vita di tutti i giorni questo non avviene.
Invece lo sport si mette in cattedra e ci dà una lezione:sia nei giochi estivi che in quelli invernali le donne vincono.Il sogno è che oggi Caroline Kostner nella gara di pattinaggio completi l’impresa.
Stefania Fava