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HomeCronaca Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile sull’automotive: “Garantire l’occupazione”

Refrigeri sull'automotive
"Riqualificare il lavoro
e garantire l'occupazione"

Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

"Cambiamento profondo nel settore auto"

di Gabriele Crispo09 Dicembre 2021
09 Dicembre 2021

Luca Refrigeri, analista della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, spiega a Lumsanews che per favorire la transizione green “vanno anche previsti meccanismi di compensazione e investimenti volti alla tutela della continuità occupazionale”.

Elettrico piuttosto che motore endotermico, è possibile il cambiamento?

“Il cambiamento è già in atto. Negli ultimi anni le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate. Tuttavia, l’incremento rimane ancora marginale rispetto alle altre motorizzazioni e significativamente più basso di quello che si registra in altri paesi”.

In Italia sarà possibile rispettare gli obiettivi di Glasgow e Fit for 55?

“L’Italia si è espressa negativamente sul target del settore auto ipotizzato dal pacchetto Fit for 55. Gli obiettivi sono molto ambiziosi, considerati gli attuali tassi di penetrazione dell’elettrico nel mercato. L’Italia ha messo in campo pacchetti di incentivi che si sono dimostrati efficaci in questi anni e che ancora risultano decisivi per mitigare il differenziale di costo tra auto tradizionali e auto elettriche. Ma restano gli obiettivi climatici generali posti dall’Europa e per quelli siamo convinti che servirà investire e fare molto di più. Va rivoluzionata la mobilità, favorendo la sharing mobility nelle città, incoraggiando le persone ad usare meno l’auto ed utilizzare modalità a zero impatto come quella ciclistica e pedonale”.

Alle imprese conviene investire sull’elettrico?

“Difficile dire che cosa convenga o non convenga. Le aziende stanno già investendo sull’elettrico recependo i segnali di cambiamento che provengono dai governi e dalle istituzioni”.

Esiste un rischio occupazionale nel comparto automotive?

“La riqualificazione del lavoro è un tema fondamentale che non impatta soltanto la filiera dell’auto. È un elemento che nella transizione green deve essere posto alla base del raggiungimento degli obiettivi. Vanno previsti meccanismi di compensazione sociale e soprattutto investimenti per garantire continuità occupazionale. Al contrario emergerebbero resistenze e ostacoli alla realizzazione degli stessi obiettivi climatici”.

Quanto è importante il mercato della componentistica per l’Italia?

“La filiera dell’auto vive una rivoluzione nella fase di produzione a causa delle differenze tecnologiche alla base dei motori a combustione rispetto a quelli elettrici. Scompaiono infatti diverse componenti meccaniche, di cui, per alcune di queste, l’Italia può ancora vantare una certa presenza di mercato in termini di fatturato, esportazioni e occupazione. Anche in questo caso occorrono investimenti per accompagnare i processi di riconversione industriale e sfruttare le nuove opportunità, non perdendo posizioni nel mercato mondiale e danneggiando così il sistema produttivo italiano”.

La Legge di Bilancio e il Pnrr contengono abbastanza sull’elettrico?

“Il Pnrr contiene delle misure importanti sull’elettrico nel campo delle infrastrutture. In futuro, infatti, sarà necessario investire sulle reti infrastrutturali di ricarica, che dovranno crescere conseguentemente al numero di auto elettriche in circolazione. La legge di bilancio, invece, è ancora in discussione ma, sulla base di quello che abbiamo visto negli ultimi anni, gli incentivi all’acquisto rappresentano ancora un elemento fondamentale per il mercato dell’auto elettrica”.

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