Ancora terrore in una scuola americana, questa volta in Florida diciassette persone sono morte e almeno 14 sono rimaste ferite in una sparatoria in un istituto di Parkland, 70 km a nordovest di Miami. Il killer è già stato identificato ed arrestato. Il suo nome è Nikolas Cruz, un 19enne ex studente espulso pochi anni prima dalla stessa scuola. La polizia americana ha rivelato che il ragazzo ha sparato con un fucile d’assalto semiautomatico simile all’AR-15 e portava con sé diverse munizioni di riserva ed anche alcune granate fumogene.
Poco prima dell’orario d’uscita degli studenti, Cruz, che indossava una maschera antigas, ha azionato l’allarme antincendio per far indurre gli studenti a fuggire verso l’atrio della scuola e ha poi aperto il fuoco. Due vittime sono state freddate all’esterno dell’edificio, una sulla strada e due hanno perso la vita in ospedale. Ci sono poi alcuni feriti gravi che sono stati sottoposti ad interventi chirurgici. Il campus della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland conta fino a 3.000 studenti. Il ragazzo era riuscito a fuggire confondendosi tra la folla, ma è stato fermato dalla polizia a tre km dalla scuola, consegnandosi senza opporre resistenza. Dopo la sparatoria, i ragazzi rimasti dentro hanno lasciato gli edifici in fila indiana e con le mani alzate, scortati dalle forze dell’ordine intervenute in maniera massiccia.
Pare che il giovane fosse stato espulso dall’istituto proprio a causa della sua forte ossessione per le armi, il suo profilo Instagram infatti, era pieno di foto di armi da fuoco e munizioni. Secondo il Miami Herald, il ragazzo aveva in passato terrorizzato i compagni minacciandoli. poi aveva trascorso un breve tempo in trattamento presso un istituto per persone con problemi mentali.
Si tratta della diciannovesima sparatoria negli Stati Uniti solo dall’inizio del 2018. L’ultimo bilancio della presidenza Trump ha tagliato milioni di dollari destinati al sistema di controllo delle armi da fuoco, il Gun Background Check System, che serve a verificare se chi acquista armi sia mentalmente instabile o abbia precedenti penali. Le risorse hanno subito un taglio del 16%: da 73 milioni di dollari a 61 milioni di dollari. Una decisione che rischia di vanificare tutti gli sforzi per tenere fucili e pistole lontani da mani pericolose. Il presidente ha commentato su Twitter: “Nessun bambino, nessun insegnante o qualunque altra persona dovrebbe mai sentirsi insicuro in una scuola americana”