Al Campidoglio gira voce che il primo cittadino romano non sia la migliore delle persone con cui lavorare. Dopo aver perso, ad aprile, l’assessore al bilancio, Daniela Morgante, a causa dei diversi diverbi che l’hanno portata a lasciare la sua carica, Ignazio Marino è costretto a prendere atto delle dimissioni di un secondo assessore, quello alla cultura, Flavia Barca.
“Ritengo conclusa la mai esperienza in questa giunta” ha dichiarato rassegnando le dimissioni “Al momento non sussistono più le condizioni necessarie per affrontare un così delicato e strategico ruolo istituzionale e garantire alle politiche culturali di Roma quell’impulso che il rilancio socio-economico della Capitale richiede”.
Gira voce che, nell’annunciato rimpasto di giunta che il sindaco si accingerebbe a fare a breve, Flavia Barca sarebbe stata rimpiazzata e dunque l’assessore potrebbe aver anticipato la mossa che Marino aveva già messo in conto. Come ha spiegato nella lettera di dimissioni, questa decisione arriva ora perché il momento post-elettorale le sembrava il migliore per rimettere il mandato senza destabilizzare la giunta.
Dal momento che la casella del bilancio non è stata ancora coperta da quando Daniela Morgante ha lasciato l’incarico, il primo cittadino potrebbe assumersi anche l’impegno dell’assessorato alla cultura in questi mesi, a meno che non scelga un sostituto momentaneo o non riesca ad effettuare a breve il rimpasto di giunta e riassegnare i posti vacanti al più presto.
Corinna Spirito