La linea è la Roma-Viterbo, i treni soppressi sarebbero otto: quattro da Roma Montebello e altrettanti da Piazzale Flaminio. La fascia oraria tra le 6 del mattino alle 10. E i viaggiatori si scatenano sui social, ma anche in stazione. Su un gruppo di facebook sono riportate le testimonianze fotografiche del Comitato Pendolari della Ferrovia Roma Nord, condite da commenti di sdegno ribaditi in modi diversi e più volte. Dal vivo le cose non vanno meglio: a causa dello stop, si dice, la stazione Flaminio viene invasa da passeggeri che finiscono con l’occupare i binari.
Il sito dell’azienda dei trasporti sulla linea però racconta un’altra storia: due i treni fermati, quello delle 10 da Flaminio e delle 10.30 da Montebello. L’assessore Stefano Esposito quindi dichiara: “Sono state soppresse solo due corse verso Roma, quella delle 6.45 e quella delle 7.45 a causa di macchinisti in malattia ma è stata mantenuta la frequenza media dei treni di dieci minuti”.
Al di là di numeri inesatti da una parte o dall’altra, i disagi non sono cominciati ieri: problemi con le linee ferroviarie extraurbane sono in corso da almeno una settimana. Tutta colpa (pare) del nuovo orario, visto che Atac aveva promesso 10 corse in più dal 14 settembe, senza riuscire a mantenere l’impegno e generando, così, i disguidi di questi giorni. “Ogni giorno vengono soppressi treni, pensando a ciò che avevano annunciato fa ancora più rabbia” afferma il Comitato Pendolari. “Se non torniamo alla normalità, magari con meno corse ma certe, si rischia il caos totale quotidiano” aggiungono.
L’Atac replica sottolineando che “relativamente al livello di servizio sulla tratta extraurbana della linea, le dieci corse previste nel tratto extraurbano fino alle ore 9, sono state tutte regolarmente effettuate”, aggiungendo che le foto dei pendolari sui binari costituiscono una violazione delle norme di sicurezza non dovute a reali problemi di sovraffollamento.
Stelio Fergola