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A Fiumicino è allarme sicurezza, la sparizione degli algerini continua

di Nino Fazio10 Ottobre 2014
10 Ottobre 2014

A Fiumicino è allarme sicurezza, la sparizione degli algerini continua

Fanno scalo a Roma sulla rotta Algeri-Istanbul, corrono per la pista, facendo slalom tra gli aerei, e si dileguano nel nulla. Sono cittadini algerini, sempre più in fuga dal loro Paese che riescono a eludere i controlli dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino. Dieci quelli scappati dall’inizio del mese, 500 circa da gennaio a oggi. L’ultimo inseguimento, secondo “Il Messaggero”, è andato in scena ieri pomeriggio, con la sicurezza che ha braccato un nordafricano. I numeri sono denunciati dal Consap, Confederazione sindacale autonoma di polizia, secondo il quale bisognerebbe potenziare la vigilanza sui voli in arrivo da Algeri ma anche da Istanbul. Solo nel mese di settembre, infatti, sono stati ben 35 gli algerini che si sono “polverizzati”nel nulla, alcuni indossando addirittura delle tute simili a quelle del personale che scarica i bagagli. Di loro non si hanno più notizie, secondo l’ufficio Uif (Unità informazioni di frontiera) sono “irrintracciabili”.

Chi sono i colpevoli? Il sindacato Consap parla di “colpevoli sottovalutazioni” della dirigenza dell’aeroporto di Fiumicino, arrivando a chiedere al Capo della polizia, Alessandro Pansa, “la rimozione del dirigente della V Zona di Frontiera Aerea”. La Polizia  di frontiera aerea (Polaria), dal canto suo, minimizza, assicurando che “il 99,9% dei fuggitivi viene ripreso”. Ripreso, identificato e rimpatriato.

Le ipotesi sono tante: dalla malavita organizzata all’immigrazione clandestina. Proprio a settembre, in pieno allarme Isis, si ventilò addirittura l’ipotesi di un coinvolgimento dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante nella faccenda. Strano – ma a quanto pare efficace – modo di infiltrare nel nostro Paese gli attentatori.

Sicurezza. Qualunque sia la ragione delle misteriose sparizioni, di sicuro, a Fiumicino c’è un grande problema di sicurezza. Ogni giorno, con il volo Alitalia Algeri-Roma che atterra alle 14.35, arrivano algerini ufficialmente diretti a Istanbul, in possesso di un visto per la Turchia. Lo scalo per Istanbul, per alcuni di loro, si trasforma nell’ultimo tentativo di rimanere clandestinamente in Italia. In pieno allarme terrorismo, con Roma minacciata di distruzione dai guerriglieri dell’Isis, che si apra una falla nel sistema di sicurezza del principale aeroporto capitolino è quantomeno singolare. Altrettanto strana è la trasformazione di un evento sporadico in un problema giornaliero. Nell’epoca dei metal detector, accedere alla pista di un aeroporto è un’Odissea. Uscirne – a quanto pare – è molto più facile.

Nino Fazio

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