Dopo l’incendio di mercoledì scorso che ha paralizzato l’aeroporto di Fiumicino, oggi è il giorno dello sciopero generale dei dipendenti. Due ore di astensione dal lavoro per «grave pericolo» per la salute, proclamate dopo il moltiplicarsi di casi di lavoratori aeroportuali costretti a fare ricorso a cure mediche. Oltre una quarantina di addetti si erano rivolti ai sanitari, accusando malori e bruciore agli occhi, mentre ieri gli ispettori dell’Asl hanno effettuato un sopralluogo: per i campionamenti ambientali.
E se i sindacati lamentano rischi per la salute dei dipendenti, Adr (Aeroporti di Roma) minimizza: «Gran parte dei sintomi fin qui accusati come bruciore di occhi e faringe – si legge nella relazione del Medico Competente del lavoro, diffusa da Adr – sono i classici sintomi normalmente riscontrati in situazioni in cui restano nell’aria anche minime quantità di sostanze derivate dal cloro».
Allo sciopero di oggi, durato dalle 11 alle 12.50 di questa mattina, hanno partecipato tutte le sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Ugl e Cub Trasporti.
L’8 maggio i rappresentanti dei lavoratori avevano chiesto un incontro urgente a Enac e Adr per avere chiarimenti circa l’operatività dell’aerostazione e gli interventi messi in atto a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. «Precisiamo – scrivono oggi i sindacati- che la direzione Enac non ha ancora prodotto alcuna risposta e che Aeroporti di Roma ha replicato in maniera approssimativa ed insufficiente».
Samantha De Martin